Il maltempo che ha colpito la provincia di Alessandria nella giornata di lunedì 4 ottobre ha fatto registrare danni al settore primario.
Numerose le segnalazioni giunte agli uffici di Confagricoltura Alessandria da parte delle imprese agricole associate un po’ da ogni parte della provincia tranne il Casalese, che almeno stavolta è stato risparmiato dalle intemperie.
Nell’Ovadese e nell’Alessandrino i maggiori disastri, ma anche nel Novese e nel Tortonese: i campi sono allagati, sia per bombe d’acqua sia per esondazioni di torrenti e corsi fluviali. Danneggiati stalle, magazzini, silos, case rurali. Inoltre, non sono state poche le frane.
“I millimetri di pioggia caduti in poche ore hanno cambiato lo scenario delle nostre campagne – commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli – In questo periodo vi sono ancora colture in campo come il mais o la soia. I medicai, molto vicini all’ultimo taglio, hanno subito danni, così come le nostre uve di Dolcetto e Barbera nelle aziende che le avevano ancora sui filari grappoli da raccogliere. Le colture orticole specializzate in molte aree della nostra provincia non sono state risparmiate”.
I fratelli Romano, Giorgio e Giuseppe Brezzi hanno visto esondare il Bormida con allagamenti alle strutture e agli animali della Cascina Baraccone di Alessandria, oltre che ai campi coltivati a seminativi. Gli stessi, a Castelceriolo alla Cascina Sardegna, hanno perso in poche ore circa 80 ettari di riso ancora da raccogliere, in quanto il fango ha sommerso completamente le spighe. E chissà per quanto tempo si troveranno deposizione di inerti, ghiaia e altri materiali nelle aziende che sorgono nelle aree golenali, ieri fatte evacuare per precauzione.
L’associata Barbara Volpara, che alleva specie venatorie come fagiani e starne a Molare, ha segnalato un metro e mezzo d’acqua sopra le voliere.
A Pontecurone l’azienda Agricorti, per la pioggia battente, ha rischiato di perdere il raccolto di noci, ancora in fase di raccolta, tardiva rispetto allo scorso anno a causa delle gelate primaverili che hanno ritardato il ciclo vegetativo. Per il momento, dicono i titolari, il danno stimato potrebbe essere quantificabile in centinaia di migliaia di euro, proprio perché non sanno se riusciranno a completare la raccolta.
A Visone l’esondazione del Bormida ha allettato un centinaio di astoni di pioppo appena piantati. Allagamenti di vivai di pioppi e di pioppeti anche a Cassine e Castelnuovo Bormida. Tutta la zona degli orti di Rivalta Bormida segnala danni alle colture.
“A preoccupare – conclude il Presidente di Confagricoltura Alessandria – è in generale la fragilità del territorio che ormai si vive nel quotidiano. Non ci stancheremo mai di ripetere che occorrono azioni preventive congiunte”.