Associazione “Vedrai…”: “La Loggia è ancora disponibile per iniziative di volontariato?”
Ovada. L’associazione di volontariato “Vedrai…” invia una presa di posizione sul seminario sugli ausilii per disabili, non svoltosi alla Loggia di S. Sebastiano il 25 scorso, per motivi burocratici addotti dal Comune.
«La Loggia è un prezioso spazio pubblico dove in passato si sono svolte tante manifestazioni, conferenze, mostre.
Oggi la domanda dal punto di vista della democrazia è inquietante: la Loggia è ancora disponibile per la popolazione, specie per piccoli gruppi e associazioni di volontariato? Per il 25 settembre avevamo richiesto al Comune la concessione in uso dei locali per un seminario di formazione sul tema “Puntatori oculari e nuovi ausilii per interagire con il computer”, rivolto a volontari, insegnanti, operatori sociosanitari ed a chi interessato ai progetti di vita delle persone con disabilità. Il Comune ha concesso il patrocinio ma i problemi sono sorti nel perfezionamento della pratica amministrativa.
È stato richiesto infatti un piano di sicurezza rilasciato da tecnici-ingegneri abilitati a farlo e veniamo a sapere che una ditta di ingegneri ovadesi, che di solito prepara questo documento, chiede alcune centinaia di euro. Allora protestiamo con il sindaco: il Comune non ha un ingegnere per predisporre questo piano? Se lo spazio interno alla Loggia è utilizzato per le conferenze con il tavolo per i relatori e le sedie distanziate per il pubblico, non potrebbe essere lo stesso piano che si ripete? Perchè far spendere consistenti cifre a chi vuole riunirsi per attività socialmente utili e senza finalità di lucro?
Abbiamo tenuto ugualmente il seminario, seguendo le normative anticovid, nel cortile della nostra sede. Ci auguriamo che l’Amministrazione comunale resti attenta alle persone con disabilità ed alle associazioni di volontariato che ne sono espressione e non sia oggi sopraffatta da interpretazioni burocratiche delle normative.
Il diritto di riunione in luoghi pubblici è uno dei beni più preziosi stabiliti nella nostra Costituzione».