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I progetti dell’Unione Montana Alta Langa per il Piano nazionale di ripresa e resilienza

Cortemilia. L’Unione Montana Alta Langa (38 Comuni) ha aderito alla proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il Piemonte promosso con la presentazione di 2 progetti estremamente importanti per lo sviluppo del suo territorio.

il presidente Roberto Bodrito

Il primo riguarda i servizi integrativi territoriali per lo sviluppo delle comunità locali. Tra gli obiettivi principali ci sono interventi per i servizi socio-sanitari e l’istruzione, con un investimento complessivo di sei milioni e mezzo di euro. «L’obiettivo», spiega il presidente Roberto Bodrito, sindaco di Cortemilia «è quello di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione montana Alta Langa, migliorando la resilienza e la capacità di aggiustamento, sostenendo la transazione verde e digitale, contribuendo a ripristinare il potenziale di crescita, senza dimenticare la creazione di nuovi posti di lavoro e la promozione di una crescita sostenibile». Mediante l’attivazione di specifici servizi formativi e socio-sanitari si mira a ripristinare le idonee condizioni di vivibilità che favoriscano il normale sviluppo del territorio che, disponendo di significative risorse ambientali, culturali e imprenditoriali, può ambire a una crescita sostenibile e inclusiva.

Il secondo progetto vede l’Unione montana capofila di 23 Comuni in una struttura di investimento riguardante il completamento della rete di metanizzazione. Si tratta, in questo caso, di un investimento di 15 milioni di euro, che risponde alle direttive regionali ed europee sul risparmio energetico e sulla riduzione dei consumi, secondo un modello di sviluppo sostenibile. Aggiunge Bodrito: «La proposta nasce dalla necessità di dotare i paesi interessati di una rete efficiente di distribuzione di gas naturale, con notevoli vantaggi economici e ambientali, riducendo l’emissione di anidride carbonica in atmosfera». Conclude Bodrito: «Un intervento molto importante, che può portare a una integrità territoriale, aprendo nuove strade a investimenti e all’occupazione, contrastando l’abbandono dei piccoli centri di questa porzione di Langa».

I 2 progetti, per un totale di 21 milioni e mezzo di euro, vanno incontro all’importante opportunità del Recovery fund e del piano operativo che il Governo ha discusso in modo approfondito con la Regione Piemonte.

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