117ª Indagine Congiunturale
Acqui Terme. La prima indagine trimestrale congiunturale del 2021 realizzata da Confartigianato Imprese Piemonte evidenzia il permanere di un clima di forte preoccupazione e disagio da parte delle imprese artigiane, sulle quali pesa fortemente la critica situazione dell’economia causata dal protrarsi dell’emergenza pandemica.
Pertanto le previsioni sono improntate ad un marcato pessimismo, confermando il trend negativo iniziato con il secondo trimestre dell’anno scorso.
Per quanto riguarda l’andamento occupazionale, il saldo è pesantemente negativo, e si accentua dal –25,79% al –27,84%.
Le previsioni di assunzione di apprendisti presentano un saldo ancora più negativo: passando dal –38,85% al –40,77%.
Il saldo delle stime di produzione totale permane negativo, ma risale leggermente dal -48,54% al –47,68%.
Per quanto riguarda l’acquisizione di nuovi ordini nel saldo prevalgono nettamente i pessimisti con il –42,40% rispetto al –4,04% della precedente indagine.
Le stime di carnet ordini sufficienti per meno di un mese salgono dal 51,93% al 52,21%; quelle di carnet da uno a tre mesi scendono dal 39,44% al 38,08%; quelle di carnet ordini superiore ai tre mesi salgono dall’8,63% al 9,71% confermando la sfiducia della grande maggioranza delle imprese di disporre di commesse di lavorazione sul lungo periodo.
Il saldo dei nuovi ordini per esportazioni, pur fortemente negativo, migliora leggermente passando dal –51,70% al –49,94%.
Le stime di investimenti per ampliamenti programmati per i prossimi 12 mesi salgono dal 4,78% al 7,23%; le previsioni di investimenti per sostituzioni scendono dall’11,90% all’11,33%; coloro che non hanno programmato investimenti diminuiscono dall’83,31% all’81,45%.
Le previsioni di regolarità negli incassi scendono dal 57,29% al 54,37%; le stime di ritardi aumentano dal 42,71% al 45,09%.
“Gli effetti della pandemia sull’economia – osserva Giorgio Felici presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – rendono sempre più indispensabili misure di sostegno a favore delle piccole imprese. In un momento così difficile dal punto di vista sanitario ed economico occorre che venga ritrovata al più presto una stabilità politica che consenta l’attuazione di interventi del Recovery Plan con particolare attenzione alle piccole imprese.
Mi riferisco in special modo alle infrastrutture materiali ed immateriali, al credito, alla riduzione della burocrazia e della pressione fiscale, ad investimenti in formazione delle competenze ed innovazione digitale”.
“Per realizzare tali obiettivi – conclude Felici – occorre il costante coinvolgimento delle parti sociali al fine di rispondere alle reali esigenze degli imprenditori che devono poter contare sulla capacità delle pubbliche amministrazioni di esercitare un’efficace programmazione ed un’efficiente gestione delle misure del Piano”.
La prima indagine trimestrale 2021 dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte è stata realizzata sulla base delle risposte ad un questionario telematico che ha coinvolto un campione di 2.250 imprese artigiane piemontesi individuate nei comparti di produzione e di servizi maggiormente significativi.