Ovada

“Area Gran Monferrato” (Ovada, Acqui e Casale) candidata a “Capitale europea del vino 2023”

Ovada. Protocollo d’intesa tra Ovada, Acqui e Casale per la candidatura dell’area “Gran Monferrato” a “Capitale europea del  vino 2023”.

In Enoteca Regionale i sindaci delle tre città monferrine Lantero (per lui il vice Caneva), Lucchini e Riboldi hanno firmato il protocollo d’intesa che lega i rispettivi centri zona a lavorare insieme per esprimere la loro forte candidatura europea “del vino” in vista del 2023.

 Ha introdotto il giornalista Pier Vittorio Daniele ed ha proseguito il presidente nazionale dell’associazione “Città del vino”, il veneto Floriano Zambon, il quale ha accennato ai 33 anni di attività della sua associazione, che opera in stretto contatto con le Amministrazioni territoriali, in quanto “il vino aiuta a far conoscere un territorio”. Attualmente la Capitale europea del vino è  una città spagnola, sino al 2021; poi toccherà al Portogallo e quindi all’Italia nel 2023.

Ma quali le Città del vino italiane? Marsala, Valdobbiadene col Prosecco, il Sannio con la Falanghina, l’Umbria coi suoi “rossi”, la Sardegna col Cannonau e il Vermentino… e il Piemonte appunto con l’area “Gran Monferrato” ed i suoi vini.

Zambon: “Meglio la candidatura di un’area invece di una città singola perché la giuria internazionale la privilegia, dopo l’esame dei dossier di presentazione”.

Ma cosa è la Città europea del vino? “È il riconoscimento di una sostanza e notevoli sono i vantaggi”. Infatti possono arrivare probabili finanziamenti dalla regione di appartenenza. “E poi c’è la partita dell’enoturismo da giocare; vi sono circa 15 milioni di enoturisti per un fatturato di due miliardi e mezzo l’anno”.

Sabrina Caneva per Ovada, Lorenzo Lucchini per Acqui e Federico Riboldi per Casale hanno parlato di identità dei tre territori monferrini, ora uniti da un unico brand; di obiettivi importanti perché il vino è un’industria e specie all’estero sanno quando si lavora bene; della valorizzazione delle seconde case, della promozione dei prodotti tipici e di grandi eventi sportivi da qui al 2023.  

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