16ª Rassegna del bovino castrato piemontese
San Giorgio Scarampi. Domenica 27 agosto, in regione San Bartolomeo, si svolgerà la 16ª rassegna del bovino castrato piemontese, fiera regionale da 7 anni e con il patrocinio del mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestasli). Il programma prevede: ore 7 inizio affluenza del bestiame, esaminazione dei capi da parte della commissione, disposizione bancarelle prodotti tipici e non; alle ore 9.30, inizio stima peso del bue; alle ore 12.30, pranzo in loco a cura del catering “Cantamessa”, in alternativa in paese al ristorante “A testa in giù” o in reg. Gallesi all’agritursmo “Cà Fredu”. Alle ore 17, intervento delle autorità, premiazione dei capi. Durante la giornata Telecupole registrerà una puntata di “Scacciapensieri” con Pino Milenr. Durante l’intera giornata sarà attivo il servizio bar.
«La Rassegna del Bovino Castrato di razza Piemontese – spiega il sindaco Marco Listello ideatore dell’evento – è nata nel 2001 con lo scopo di promuovere ed ulteriormente valorizzare la categoria del vitello che da sempre viene allevato nella Langa e nel Monferrato. Un tempo in Langa, tra gli allevatori, era abitudine castrare i vitelli migliori per poi addestrarli nei lavori dei campi e delle vigne.
Questi animali venivano tenuti alcuni anni e, quando acquisivano dimestichezza con i lavori, erano venduti ad altri contadini del Basso Monferrato o comunque di paesi più a valle, anche perché la loro mole con il tempo diventava tale da pregiudicare l’utilizzo nei terreni scoscesi delle nostre colline.
In questo caso si faceva di necessità virtù in quanto, una volta venduta una coppia di buoi adulti, il contadino ricominciava il ciclo di addestramento di altri manzi che per lui erano un investimento in quanto nel tempo questi aumentavano di valore e parallelamente servivano nei lavori.
Con il passare degli anni i buoi sono stati sostituiti nei lavori dai trattori, ma l’usanza di allevarli in Langa non è venuta meno.
Infatti nelle stalle ancora oggi i capi migliori vengono castrati per poi essere allevati fino a diventare manzi e buoi, quando vengono poi venduti da macello prevalentemente nel periodo natalizio.
Questa tradizione permette agli allevatori di gestire al meglio il proprio patrimonio zootecnico in quanto i manzi, a differenza dei buoi, non devono essere necessariamente venduti in un periodo ben preciso ma possono essere tenuti in stalla alcuni anni e venduti in età diverse permettendo all’allevatore di approfittare dei periodi in cui il mercato offre loro un guadagno il più possibile vantaggioso.
Numerosa è la presenza di piccoli allevatori che conducono il loro allevamento formato da 10 -100 capi nutriti senza insilati e solamente con foraggio prodotto sul posto se non lasciati addirittura a pascolare liberamente nei prati. Il risultato è un prodotto di nicchia e di sicura qualità dato inoltre dal fatto che ogni capo è esattamente rintracciabile ed identificabile nella provenienza e viene sottoposto a numerosi controlli al fine di stabilirne la sicura qualità.
Questi animali offrono così al consumatore una carne di elevata qualità ed altamente nutritiva, che con gli anni è stata apprezzata anche al di fuori dei nostri confini regionali.
La Rassegna è organizzata dal Comune in collaborazione con Provincia, Regione, ed Associazione degli Allevatori.
Questa fiera, partita in sordina, ora si trova, per il numero di visitatori, partecipanti e capi esposti, ad essere in Provincia di Asti il principale punto di promozione di questa razza bovina.
Dal 2013 inoltre è previsto che la carne utilizzata per il servizio di ristorazione che verrà eseguito a cura di un prestigioso catering, provenga da un capo di bestiame di un allevatore che periodicamente partecipa in fiera. Questo per dare sempre più risalto all’importanza di consumare la carne proveniente dagli allevamenti del nostro territorio. L’Amministrazione Comunale ha deciso di organizzare questa Rassegna in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono (San Bartolomeo) anche perché in questo periodo vi sono parecchi turisti anche stranieri per cui è un’occasione ideale per promuovere i nostri prodotti anche al di fuori dei confini nazionali. Il Comune non realizza ricavi o proventi, lo scopo dell’iniziativa è dare un supporto alle piccole e medio aziende del nostro territorio in modo che possano aprirsi nuovi sbocchi sul mercato ormai globalizzato. Si è poi provveduto a tal fine a coinvolgere gli operatori del settore non solo piemontesi ma anche liguri e lombardi che durante la Rassegna prendono contatti con gli allevatori per poi tornare ad acquistare manzi e buoi nel periodo natalizio.
Per tale ragione è intenzione di questa Amministrazione di coinvolgere anche i macellai e gli operatori del settore del comprensorio di Torino, Città che, grazie all’evento Olimpico, ha acquistato sempre maggiore rilievo e importanza in campo turistico sia nazionale che internazionale. Si intende in questo modo estendere la conoscenza di tale carne bovina, di così alta qualità, ai venditori che si rivolgono direttamente al pubblico acquirente quali catene di supermercati, macellerie, alimentari, …
Infatti grande importanza assume questa Rassegna come occasione di incontro tra venditori e macellai.
A differenza delle Mostre a tema di Carrù e Moncalvo, dove molte volte si trovano esposti quegli stessi animali partecipanti la nostra Rassegna divenuti buoi, qui i capi non sono ancora stati venduti e quindi occasione di commercio.
Alla Rassegna di San Giorgio Scarampi partecipano attualmente una cinquantina di allevatori con oltre 200 capi presentati.
L’anno scorso la Rassegna è stata premiata come Fiera di maggiore rilevo ed importanza della Provincia di Asti.
Per tutte queste ragioni l’Amministrazione intende proseguire, attraverso questa manifestazione, l’azione di diffusione della conoscenza e del consumo della carne bovina di razza Piemontese».