Ovada

Danielli: “Una collaborazione tra le tre docg del Dolcetto per promuoverlo”

Danielli
Italo Danielli a destra

Ovada. Regione Piemonte, Consorzi di tutela, Enoteche regionali e Botteghe del vino provano a mettersi insieme per promuovere il Dolcetto tra le eccellenze vitivinicole piemontesi.

Il vino tradizionale della tavola piemontese, dal colore rosso rubino, si presenta con 3 docg (Ovada, Dogliani e Diano d’Alba) e 9 doc: dalle terre collinari  nelle aree vocate del Cuneese e dell’Astigiano, ai vitigni inseriti tra Ovada ed Acqui, fino al Pinerolese, in provincia di Torino.

Nel 2018 gli ettari coltivati a Dolcetto in Piemonte sono stati oltre 3.800 per la produzione delle 12 denominazioni di origine. Le Enoteche del territorio che partecipano alle attività di promozione e sviluppo sono l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato ed Enoteca Regionale di Acqui “Terme e Vino”.
Commenta Italo Danielli, presidente del Consorzio di dell’Ovada docg e già vicepresidente provinciale Cia: “È una grande opportunità per tutti i territori coinvolti, in modo particolare per l’Ovadese, che merita attenzione e ha molto lavoro da fare per lo sviluppo della promozione. Sul territorio l’iniziativa è stata accolta in modo favorevole. Questo ci impegna moltissimo per sfruttare le occasione di conoscenza.

In particolare, con le tre docg si potrebbe costruire una collaborazione stretta: i territori piccoli, in un mondo globalizzato, devono trovare sinergie per emergere, accomunati dagli stessi obiettivi”.

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