100mila euro in eredità al Canile
Acqui Terme. Il canile cittadino ha ricevuto una cospicua eredità. O meglio, a riceverla sono stati i volontari che gestiscono il canile municipale da qualche anno. Lui, il generoso donatore è Luigi Allemanni, pasticcere acquese molto conosciuto, scomparso lo scorso anno all’età di 85 anni. Più volte aveva detto a Elide Scazzola, presidente dell’Associazione per l’assistenza e tutela degli animali abbandonati, di voler fare un lascito ma nessuno ci aveva mai pensato veramente. Invece, lui la parola l’ha mantenuta davvero andando da un notaio.
«Noi lo abbiamo saputo solo dopo la sua morte – spiega la signora Elide – e francamente, quando il notaio ci ha chiamati siamo rimasti senza parole». Eh già, perché in effetti 100 mila euro non sono bruscolini. Sono tanti soldi che mai il canile comunale, sebbene molto apprezzato per la sua gestione e cura per gli animali non solo a livello acquese, aveva avuto in donazione. «Luigi amava tantissimo gli animali» continua la signora Elide che con impegno, insieme ai volontari dell’associazione, si occupa di un centinaio di cani, un numero imprecisato di gatti e anche una cavia, abbandonata vicino ad un cassonetto a San Defendente, «io lo conoscevo bene e so che nella sua vita ha accolto molti cani e molti gatti. Quando è mancato siamo stati noi ad adottare il suo ultimo cagnolino e i suoi tre gatti». Ed ora ecco arrivare il lascito che l’Associazione ha ovviamente deciso di spendere interamente per il bene degli animali ospitati al canile. Al vaglio ci sono una serie di progetti che saranno valutati insieme all’amministrazione comunale ma fra le priorità dovrebbe esserci la copertura dei box ancora a cielo aperto. Il Comune, dal canto suo, negli ultimi due anni, ha già speso circa 80 mila euro per costruire nuove cucce e spazi per la cura degli animali così come per la didattica.
Gi. Gal