Cassine, notevole partecipazione al presepe vivente nella notte di Natale
Cassine. Ancora una volta, Cassine ha rinnovato la sua tradizione e messo in scena, nella notte di Natale, martedì 24 dicembre, il suo suggestivo presepe vivente.
Un modo speciale per vivere la magia del Natale, il presepe vivente cassinese ha il suo punto di forza nella caratteristica ambientazione, che riporta il paese indietro fino alla fine dell’Ottocento, sia attraverso i costumi dei figuranti, sia attraverso la ricostruzione di numerosi ambienti nello stile dell’epoca: dal forno all’osteria, fino alla bottega del falegname e a quella del materassaio, e poi ancora la vecchia scuola e una antica cucina…
E a controllare l’ordine e la sicurezza, ci saranno i “Carabinieri con i pennacchi”, proprio come vestivano all’epoca.
Il successo del presepe vivente nasce dal coinvolgimento dei cassinesi, e dalla disponibilità di tanti figuranti, oltre che dalla buona volontà del paese e al desiderio di ritrovarsi per stare insieme e riscoprire le proprie radici. Con un pensiero speciale, quello rivolto al ricordo di Mauro Gollo, che tanto si era adoperato per riportare in auge questa usanza, coinvolgendo anche nell’impresa alcuni amici (citiamo Ettore Rino Bormida e Dino Orsi) e recuperando antiche botteghe per adattarle all’ambientazione.
In questa splendida ricostruzione, è avvenuto il passaggio di Giuseppe e Maria, diretti alla capanna che li ospiterà per veder nascere il Salvatore, a cui i cassinesi renderanno omaggio, vivendo insieme le suggestioni e la magia della notte di Natale.
La partenza del presepe vivente era fissata per le ore 21,30 da piazza Italia; risalendo il paese si è giunti, intorno alle ore 23, presso la chiesa di San Francesco, dove è stata celebrata celebrata la santa messa di Natale.