Ultimo appuntamento con “Note al Museo”
Acqui Terme. Ultimo appuntamento con “Note al Museo”. Domenica 8 settembre, alle 18.30, nella sede della “Rsa Ottolenghi”, I Solisti dell’Orchestra Camerata Strumentale Acquese, proporranno un evento che farà da corollario allo spettacolo di Tommaso Rotella, attore torinese, che si proporrà in veste dell’Artista Arturo Martini, (Treviso 1889- Milano 1947) raccontando la vita di uno scultore italiano le cui figure umane sono tra gli emblemi del Novecento in Italia: fu in scultura il banditore e l’interprete di questo mito umanistico.
Gli anni Venti furono per il Martini anni di nomadismo fisico e intellettuale, molto produttivi per la sua attività. Frutto di questa temperie furono alcuni capolavori, tra cui “Il Figliol Prodigo” attualmente ad Acqui Terme, Opera pia Ottolenghi), oltre a una vasta produzione di ceramiche a stampo di piccolo formato.
“Il Figliol Prodigo” è un apice: il padre e il figlio, in piedi e di fronte, si accostano, un attimo prima dell’abbraccio riconciliatore. I loro sguardi si incontrano in un muto dialogo; mentre la postura dei corpi descrive una ritmica scansione spaziale, fatta di linee e volumi in alternanza di pieni e di vuoti, la quale, riallacciandosi alla statuaria antica e a precise fonti medievali romaniche (Deposizione di Tivoli, gruppo di S. Martino e il povero della cattedrale di Lucca), rinnovava profondamente, senza più rimpianti ottocenteschi, la plastica italiana del tempo. In quest’opera asciutta e assertiva il M. pose le basi per una nuova scultura come arte del racconto, a un tempo simbolico e concreto, da far vivere nella società, tra la gente, nelle città. Significativamente, benché opera monumentale in bronzo, Il figliol prodigo fu realizzato a spese dell’artista, senza un committente, rispecchiando un’urgenza espressiva dell’autore.
Tra le note di Doppler e Mozart in programma, Tommaso Rotella che si racconta; i flauti dei giovani talenti Gabriele La Venia e Giovanni Greco; Barbara Gandolfo, presidente della Fondazione illustrerà la parte storica della serata Chiostro della Fondazione in via Verdi.