Disegni di legge riqualificazione e recupero degli edifici acquesi
Acqui Terme. Approvati dalla Giunta regionale piemontesedue disegni di legge complementari tra loro in materia di “Procedure edilizie per il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato” e di “Norme urbanistiche e ambientali per il contenimento del consumo di suolo”, e che ora passeranno all’esame del Consiglio Regionale. I due importanti temi, riguardanti da un lato il rilancio economico del comparto dell’edilizia e dall’altro la tutela delle risorse primarie, rimandano entrambi ad un’ottica di sviluppo sostenibile del nostro territorio.
Le finalità della proposta sono quelle di promuovere in forma sistematica il recupero e il riuso di singoli edifici e la riqualificazione di parti di città al fine di limitare le esigenze di espansione delle aree urbanizzate su superfici libere.
Per il conseguimento di tali obiettivi, sono stati pertanto predisposti due disegni di legge tra loro correlati e presentati contestualmente, finalizzati il primo a disciplinare procedure edilizie innovative e semplificate per promuovere il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato quale scelta prioritaria e alternativa rispetto all’occupazione di suolo libero, il secondo a introdurre norme urbanistiche e ambientali per il contenimento del consumo di suolo.
Il disegno di legge “Procedure edilizie per il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato” si pone come obiettivo il rinnovo della città attraverso il riuso e la riqualificazione del patrimonio edilizio compromesso e obsoleto nelle sue diverse destinazioni d’uso superando le operazioni di parziale rinnovo del patrimonio edilizio previste dal Piano Casa. Si propongono norme organiche e stabili, senza il carattere della deroga allo strumento urbanistico e senza limitazioni temporali, che hanno l’obiettivo di rinnovare parti di città, costituite da patrimonio obsoleto, di scarsa qualità architettonica, privo dei criteri di sostenibilità energetica, di sicurezza sismica e funzionale.
Tale obiettivo è perseguito nel disegno di legge agevolando interventi che riguardano singoli manufatti edilizi (ristrutturazione edilizia, recupero dei sottotetti e dei rustici) o parti più consistenti del patrimonio edilizio (sostituzione edilizia) nelle sue varie destinazioni d’uso con un approccio di tipo urbanistico che incardina operazioni edilizie di diversa consistenza.
Pertanto, dalla singola costruzione uni-bifamiliare, oggetto dell’agevolazione promossa dalla legge regionale 20/2009, le operazioni si estendono a tutte le tipologie costruttive, passando dalla singola istanza del privato ad una programmazione comunale degli interventi, di natura organica pianificata.