Dall’8 marzo tante novità per essere in linea con le richieste dell’Europa. Coldiretti a sostegno del settore
Rivoluzione nel mondo del vino. Tra qualche giorno sulle bottiglie di vino vedremo comparire un QR code.
È una delle innovazioni introdotte dal regolamento europeo entrato in vigore, a gennaio, con la riforma della Pac. L’etichetta elettronica indicherà ai consumatori con dovizia di particolari gli ingredienti contenuti nel vino.
Nella versione stampata sulla bottiglia dovranno essere chiaramente indicati quelli che possono provocare allergie e intolleranze, oltre alle calorie.
Il Regolamento Ue ha messo in chiaro che le etichette elettroniche non possono contenere informazioni promozionali finalizzate alla vendita o al marketing e che nessun dato dell’utente può essere raccolto o tracciato con mezzi elettronici.
E’ stato questo l’argomento al centro dell’incontro informativo organizzato dal settore vitivinicolo di Coldiretti Alessandria “Vino, nuove regole di etichettatura” alla Tenuta “La Giustiniana” a Gavi che ha visto uno dei massimi esperti di legislazione vitivinicola a livello nazionale, Angelo Di Giacomo, che ha puntato l’attenzione su “Le nuove norme obbligatorie di etichettatura dei vini – ingredienti e valori nutrizionali”.
Ad aprire i lavori è stata Orietta Alice, Presidente Coldiretti per la Zona di Novi che ha sottolineato come questo sia “sicuramente un ulteriore obbligo, tuttavia l’obiettivo delle nuove etichette è anche quello di garantire maggiore trasparenza nei confronti del consumatore, che può conoscere meglio cosa viene utilizzato per produrre il vino. La difficoltà tecnica sta nella gestione delle etichette già stampate e nella creazione di una pagina dedicata per il Qr Code…insomma, ci si dovrà abituare!”
Ciò che preoccupa è l’atteggiamento, da tempo, ostile della Commissione Europea che, pur mossa da valide motivazioni come la lotta all’alcolismo, fa di tutta l’erba un fascio non distinguendo tra superalcolici e vino, tra sballo e consumo quotidiano consapevole, senza riconoscere il classico bicchiere al pasto che la scienza conferma essere un componente ideale per la salute all’interno dieta mediterranea.
Alla vigilia dell’introduzione delle nuove etichette, l’8 dicembre scorso, per i vini spumanti e frizzanti (per i vini fermi se ne riparla dalla vendemmia 2024), il ministero dell’Agricoltura aveva firmato una deroga, all’8 marzo appunto, per salvare dal macero quelle già stampate solo con l’indicazione “i”.
Da questa data, quindi, le etichette errate che non sono state utilizzate andranno distrutte, altrimenti si rischiano sanzioni. A parte questo aspetto, comunque, già dall’8 dicembre, è diventato obbligatorio inserire nell’etichetta cartacea il valore energetico e gli allergeni contenuti nel vino imbottigliato, mentre gli altri ingredienti e la tabella nutrizionale potranno essere indicati nell’etichetta elettronica a cui si accede tramite Qr Code.
“Come abbiamo in più occasioni ribadito, non si sentiva il bisogno di scrivere in etichetta cosa ci fosse dentro al vino in quanto più che ingredienti, a parte l’uva, si tratta di coadiuvanti dei quali restano poche tracce: in ogni caso condividiamo la volontà di far arrivare al consumatore informazioni sempre più dettagliate”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
“Non dimentichiamo che il vino rappresenta un patrimonio del Made in Italy anche dal punto di vista occupazionale che va difeso dai tentativi di colpevolizzarlo sulla base di un approccio ideologico che non tiene contro di una storia millenaria che ha contribuito non solo a far grande il nostro agroalimentare, ma si inserisce appieno nella Dieta Mediterranea – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. L’etichetta del vino è uno strumento per informare e comunicare con il consumatore, la cui realizzazione non può prescindere dagli aspetti normativi, di marketing ma anche economici e ambientali: dal brand al vitigno al produttore”.
Riassumendo, cosa prevedono le nuove norme?
Sicuramente la dichiarazione nutrizionale e la lista degli ingredienti in deroga, la dichiarazione nutrizionale può essere limitata al valore energetico, indicato con il simbolo (E) per l’energia. La dichiarazione completa sarà fornita elettronicamente, con un riferimento sull’etichetta o sull’imballaggio. L’elenco degli ingredienti potrà essere fornito attraverso strumenti elettronici, come i QR Code, con l’obbligo di indicare gli allergeni direttamente sull’imballaggio.
Saranno previste anche ulteriori specifiche: il termine “uve” può essere utilizzato per indicare le uve e/o i mosti di uve come materie prime. Mosto di uve concentrato” potrà sostituire l’indicazione “mosto di uve concentrato rettificato”. Aggiunte specificazioni per gli additivi utilizzati e i coadiuvanti tecnologici che possono causare allergie o intolleranze. Flessibilità nell’indicazione di additivi come regolatori dell’acidità e agenti stabilizzanti. Indicazione specifica per gas di imballaggio come “Imbottigliato in atmosfera protettiva”.
Le nuove norme hanno l’obiettivo di fornire ai consumatori, nello stesso campo visivo, dettagli approfonditi sugli ingredienti e il valore nutrizionale dei prodotti, e aumentare la trasparenza nel settore vitivinicolo.
Coldiretti Alessandria pubblicherà a breve un’informativa dedicata alle novità che riguardano il settore vitivinicolo, in primis proprio le nuove regole di etichettatura.