Savona. Si è svolta sabato 11 novembre la manifestazione contro il progetto della ricollocazione nell’Alto Tirreno della nave Golar Tundra. Il sindaco di Savona Marco Russo così ricorda l’evento sulla sua pagina Facebook: “Migliaia di cittadini in piazza a dire per l’ennesima volta un “no” forte e chiaro al progetto del rigassificatore racconta molto di tutti noi che a distanza di tre mesi dall’inizio della protesta rimaniamo uniti e compatti”. Una manifestazione che dice molto su un territorio che ha un’idea “chiara del proprio sviluppo e della tutela dell’ambiente”, che è capace “di misurarsi con i grandi temi nazionali e internazionali, ma proprio per questo è capace di capire se un progetto è giusto o è sbagliato, e questo è sbagliato”. E, di fronte a questa considerazione, la gente che qui vive “è capace di alzare la voce e dirlo, senza calcoli, senza timidezza e senza tentennamenti, per difendere il proprio ambiente e la propria politica di sviluppo”.
Continua il sindaco Russo: “Questo progetto è innanzitutto lacunoso, come sta emergendo ogni giorno, a dimostrazione della fretta e della superficialità con cui è stato messo a punto, evidentemente per assecondare esigenze diverse da quelle tecniche ed energetiche. Un progetto che è sbagliato in radice. Non è un impianto emergenziale, come era stato pensato nel 2022; è un impianto di medio-lungo periodo, che guarda indietro e non avanti rispetto alle sfide energetiche; è un impianto – lo ripeto ancora – incompatibile con il disegno di sviluppo che faticosamente, lentamente ma con assoluta determinazione il comprensorio savonese sta portando avanti”.
Conclude il Primo cittadino: “La nostra compattezza, la nostra determinazione, la nostra lucidità, la nostra capacità di analizzare i contenuti del progetto, la nostra capacità di giocare di squadra, ognuno agendo secondo il ruolo che ricopre ma tutti con il medesimo obiettivo, devono fare capire al Commissario e al Presidente del Consiglio che stanno sbagliando; devono indurre il Presidente della Regione a ricordarsi che rappresenta il territorio ligure e quindi a chiamare il Commissario per spiegargli che il Governo sta sbagliando e che deve ascoltarci”.
Ma dura è la risposta del presidente della Regione Giovanni Toti, rivolta ai partecipanti alla manifestazione: “Voi dite che non può decidere Toti, io dico che il pregiudizio e la paura alimentati dalla peggiore politica che era lì nella piazza non possono pregiudicare la vita e il lavoro di milioni di italiani. Per questo lasciamo che a decidere, come ho dichiarato e fatto prorogando l’iter amministrativo della Conferenza di Servizi, sia la Commissione nazionale di Valutazione di impatto ambientale”.
Ricorda ancora Toti: “Di quella Commissione fanno parte Ispra, l’Agenzia nazionale che tutela l’ambiente e i parchi, l’Iss-Istituto superiore di sanità che tutela la salute dei cittadini, i Vigili del Fuoco, che tutelano la sicurezza delle persone, e poi ancora molti e molti enti tecnici e non politici. Bene, aspettiamo il loro responso: se diranno che il rigassificatore non è compatibile con quel territorio, mette a rischio persone o ambiente, io, come Commissario di governo, mai firmerò l’autorizzazione all’impianto. Ma se le stessa Commissione dirà invece che quell’impianto è sicuro e compatibile con quel luogo, mi aspetto che tutti accettino la decisione di un organismo terzo. E che qualche politico si scusi per aver strumentalizzato la vostra paura per una manciata di voti e un ricco stipendio da confermare”.
L.S.