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Pallapugno serie A – finale: Max Vacchetto vince gara-1 (gallery)

Nocciole Marchisio 11Olio Roi Imperiese 8

Cortemilia. Un gran pubblico allo sferisterio comunale di Cortemilia, sabato 14 ottobre, oltre 900 persone, di cui 700 paganti, hanno assistito alla gara di finale di andata del campionato nazionale di Serie A di Pallapugno.  Il pubblico ha iniziato ad entrare dalle ore 11,30, la gara è iniziata alle 15. Ad arbitrare l’incontro una terna guidata da Alberto Mandarino di Bra, Andrea Ferracin di Cairo Montenotte e Stefano Castellotto di Montaldo Roero.

Sulle gradinate tifo,  cori ultras, fumogeni consegnati all’ingresso in campo berettini gialli e bandane gialle (i colori della società cortemiliese sono il verde e giallo). L’ingresso in campo delle squadre è stato accompagnato dall’esibizione del gruppo di sbandieratori di San Damiano d’Asti.  I saluti del sindaco di Cortemilia Roberto Bodrito e del presidente della Polisportiva Francesco Bodrito. Quindi l’inno della Polisportiva Cortemilia (composto dal maestro cortemiliese Dario Rolando) e l’inno nazionale cantati dalla soprano cuneese Serena Garelli.

Per Massimo Vacchetto  (30 anni) campione in carica 7 scudetti già vinti in carriera è  stata la 10ª finale, per Federico Raviola (29 anni) la 3ª.  Squadre scese in campo in formazione tipo: Nocciole Marchisio Cortemilia:  Massimo Vacchetto, Giulio Ca-ne, Francesco Rivetti, Stefano Boffa 5º giocatore, Riccardo Meistro, Adriano Georghe, di-rettore tecnico Gianni Rigo e Giovanni Voletti, fisioterapista Massimo Bertolusso e prepa-ratore Diego Roveta. L’Olio Roi Imperiese con: Federico Ra-viola, Oscar Giribaldi, Davide Iberto, Davide Malafronte, 5º giocatore Simone Giordano, D.T.  Riccardo Aicardi e Lorenzo Terreno.

E come tutte le finali non sono mai troppo belle e spettacolari, data l’alta posta in gioco.

Ha vinto Max Vacchetto imponendosi per 11 a 8, dopo essere andato al riposo sul 7 a 3, alle 16,35. Alla ripresa il ritorno Raviola sino all’8 a 7 e poi l’allungo di Max sino a 10 a 7, poi ancora un gioco per Federico e la chiusura. Sabato 21 ottobre, a Dolcedo, alle ore 15, la finale di ritorno.  Si è espressa bene la Nocciole Marchisio, con il suo capitano buono al volo, e con i suoi chirurgici colpi, che spiazzano gli avversari, miglior partita della stagione per la spalla Giulio Cane, coriaceo, e grintoso e che bada al sodo, bene il terzino al largo Stefano Boffa, leggermente inferiore ai suoi standard Francesco Rivetti al muro.  Di contro un Raviola che ha giocato meglio nella seconda parte della gara, e non ai loro livelli gli altri compagni, imprecisi e fallosi, come mai. 

Ora tutto si decide a Dolcedo: per Massimo Vacchetto se vince si aggiudica il suo 8º scudetto per Raviola l’obbligo di pareggiare l’andata e di andare alla bella. Un’altra gara con gran pubblico e tifo da stadio… e spettacolo in campo dei protagonisti.

G.S.

(altri articoli su L’Ancora n.38/2023 in edicola giovedì 19 ottobre)

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