Alessandria. 2 milioni le persone che hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti a Roma, al Circo Massimo, il più grande mercato a chilometro zero mai realizzato per sostenere l’agricoltura italiana, scesa in piazza alla vigilia della Giornata dell’Alimentazione per far conoscere i primati del Made in Italy e sostenere la sovranità alimentare.
È il bilancio stimato dalla Coldiretti a conclusione della grande festa di popolo con cinquecento stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef come Stefania Grandinetti e Anna Cusmano per la provincia di Alessandria, laboratori, nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di decine di migliaia di agricoltori, con i menù anti inflazione per un pasto completo a base di prodotti 100% italiani al prezzo di 8 euro.
Centinaia gli imprenditori alessandrini, tra cui molti giovani under 30 rappresentati dal Delegato Provinciale Mario Castelli, che hanno preso parte alla grande kermesse con il Presidente Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco a sottolineare come “il Villaggio di Roma al Circo Massimo sia stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, un modello basato sulla distintività e la qualità del Made in Italy agroalimentare ma anche lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione. Per la provincia di Alessandria sono state protagoniste le nocciole, la Tonda Gentile Trilobata coltivata nelle colline del Monferrato: dal prodotto in guscio alle torte e creme, dai biscotti alla versione in tostatura salata sino all’olio. I cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo difendere e sostenere contro i rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi come la diffusione del cibo sintetico”.
Al centro dei lavori la crisi mondiale del grano tra guerra e cambiamenti climatici che ha sconvolto il pane, con un impatto su prezzi, consumi e disponibilità: dal grano al pane il prezzo aumenta di oltre 17 volte tenuto conto che un chilo di grano viene pagato oggi agli agricoltori circa 24 centesimi, il 32% in meno rispetto allo scorso anno, mentre la stessa quantità di pane viene venduta ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città, con un rincaro che arriva fino al +20%, secondo l’analisi Coldiretti su dati dell’Ismea e dell’Istat sull’inflazione media nei primi otto mesi del 2023 in confronto con lo stesso periodo del 2022.