“Vivendo secondo la domenica”, libro del canonico Fabrizio Casazza
Un po’ della diocesi di Acqui si può trovare nell’ultimo libro del canonico Fabrizio Casazza, Vivendo secondo la domenica. Commento pastorale alle letture festive dell’anno liturgico B (Effatà Editrice, pp 207, 15 euro). L’opera conclude la trilogia iniziata nel 2021 con la pubblicazione del volume contenente le omelie festive dell’anno liturgico C Di domenica in domenica, seguita l’anno scorso da La luce di un Altro.
In effetti l’Autore – parroco nella diocesi di Alessandria, apprezzato docente di Teologia presso la sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e, per mandato della Conferenza Episcopale Piemontese, Consulente ecclesiastico regionale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana – cita nel suo testo l’indimenticato monsignor Giovanni Galliano. Egli ebbe a dire a lui seminarista: «Vedrai che i lavori nella tua chiesa li farai con i suggerimenti dei ricchi e i soldi dei poveri».
Il volume unisce provata sensibilità pastorale, profonda riflessione di carattere biblico-spirituale, interessanti richiami alla tradizione e al magistero ecclesiale, episodi della vita dei santi e citazioni tratte dai diversi ambiti della cultura del nostro tempo. Questi eterogenei richiami offrono spunti di riflessione e approfondimento utili non solo per i pastori, ma anche per i laici che desiderano meditare personalmente i brani evangelici proclamati nelle liturgie domenicali e nelle solennità.
Il libro si avvale della prefazione dell’arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Il Presule ha citato un passaggio della conferenza stampa concessa da Papa Francesco durante il viaggio di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata nell’agosto scorso a Lisbona. Ha ricordato che, rispondendo alla domanda di un giornalista, il Santo Padre ha sostenuto che le omelie possono diventare una “tortura” se i preti parlano a lungo senza offrire un messaggio chiaro e ricco di affetto.
Monsignor Zani ha aggiunto che i commenti proposti dal canonico Casazza hanno le caratteristiche desiderate dal Papa. Sono, infatti, «brevi, succinti, intensi, e caratterizzati da un linguaggio scorrevole, accattivante e accessibile». Manifestano, altresì, «l’attenzione e la passione per la comunicazione della fede cattolica agli uomini e alle donne della società contemporanea». Rappresentano quindi un approccio alla Parola di Dio che aiuta a «rispondere alle domande, allargare gli orizzonti, offrire criteri per interpretare e valutare le situazioni vissute dal lettore nei diversi contesti».
Il Presule conclude la sua prefazione augurando un’ampia diffusione del «volume, con l’auspicio che sia di stimolo ed esempio per vescovi, presbiteri e diaconi nel preparare le omelie, per religiose e laici nell’approfondire le letture festive, per persone non addentro alla realtà ecclesiale per conoscerla e apprezzarla, cosicché il giorno del Signore diventi veramente per tutti stile di vita quotidiana».
Dopo aver scorso il testo ed essersi soffermati sulle pregevoli spiegazioni offerte non possiamo non condividere l’augurio dell’arcivescovo Zani e auspicare che, anno dopo anno, questo e gli altri due saggi omiletici che compongono la trilogia del nostro Autore siano letti e meditati da quanti sono desiderosi di arricchire la propria fede e attualizzare la Parola di Dio nel vissuto personale e comunitario.
Giuseppe Zeppegno