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Territorio: con vento forte e maltempo è emergenza per caduta rami e alberi

Con ben 100 eventi estremi che si sono abbattuti sull’Italia tra bufere di vento, nubifragi, grandinate e fulmini portati dal ciclone Poppea negli ultimi quattro giorni secondo l’European Severe Weather Database, è emergenza per incidenti, danni e feriti provocati dagli alberi caduti e dai rami spezzati in una situazione in cui si contano nelle città circa 50mila piante pericolanti.

Esattamente come accaduto nei giorni scorsi nella zona di Casale Monferrato, dove raffiche di vento da quasi 100 km orari e piogge intense hanno provocato disagi e danni ingenti ad edifici, strade e veicoli per la caduta di alberi.

È quanto emerge dall’analisi Coldiretti, sulla base del rapporto 2023 sugli interventi dei vigili del fuoco: negli ultimi giorni se ne sono contati oltre 200 solo in provincia di Alessandria, per rimuovere tronchi, tagliare rami o mettere in sicurezza gli alberi.

“Il cambiamento climatico mette a rischio il benessere delle piante e, di conseguenza, la sicurezza dei cittadini. Le piante sferzate dal vento cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. Ma la tropicalizzazione del clima ha favorito la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

Sul problema degli alberi pericolanti e del verde pubblico in genere occorre intervenire con una gestione professionale che preveda il ricorso alla figura del manutentore con idonea qualifica, anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori così come previsto dalla Legge di Orientamento che consente ai Comuni di delegare la manutenzione agli imprenditori agricoli, coinvolgendo in modo particolare le aziende florovivaistiche.

“Il mantenimento e ripopolamento arboreo di parchi e giardini sono la chiave di volta ambientale di una cintura verde che colleghi il centro delle città con le periferie e raggiunga sistemi agricoli di pianura con il vasto e straordinario patrimonio boschivo presente nelle aree naturali – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Dobbiamo essere capaci di affrontare le sfide che l’Europa ci pone in termini di salute ambiente e occupazione e di opportunità e in questo senso il ‘tema green’ è centrale: piantare nuovi alberi e potenziare la disponibilità di verde significa anche risparmio energetico, maggiore qualità di vita e contrasto ai cambiamenti climatici, per lasciare un mondo migliore alle nuove generazioni. Bisogna quindi intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori”.

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