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Albissola Marina, inaugurata la mostra “CerAmiche della baia” alla Fornace

Albissola Marina. Dopo la chiusura decisa dall’Amministrazione comunale per risistemare e mettere a nuovo la struttura museale, è stata finalmente riaperta la Fornace Alba Docilia di Albissola Marina. Per festeggiare l’evento, la presidente dell’associazione “La Fornace”, Enrica Noceto, ha curato una mostra di opere di ceramiste della “Baia della ceramica”, dando lustro a protagoniste artigiane dei quattro Comuni (Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure) che fanno parte dell’Aicc (Associazione italiana Città della ceramica) e che hanno dato vita, insieme, al marchio “Baia della ceramica”.

In via Stefano Grosso, nel centro storico, la scorsa settimana, sotto il titolo “CerAmiche della baia” si sono così ritrovate opere di Laura Bonfanti, Barbara Fresia, Michela Grossi, Nicoletta Mola, Eva Nervi e Rosa Pira (per Savona); creazioni di Barbara Arto, Michelle Bernat, Clara Biagi, Silvana Priametto e Monica Viglietti (che operano ad Albissola Marina); manufatti di Maria Gaggero, Lea Gobbi, AnnaMaria Pacetti, Alida Siri e Marilisa Vrani (per Albisola Superiore), mentre per il territorio di Celle Ligure ha sfoggiato il suo stile Beatrice Minuto.

La mostra rimarrà aperta fino a domenica 28 maggio, a cura dei volontari della “Fornace”, nella giornata del giovedì (dalle 17 alle 19), e nel fine settimana, al sabato e alla domenica (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19).

E con la riapertura del sito, dopo i mesi trascorsi al MuDA, ritornano in Fornace anche le abituali attività che coinvolgono gli appassionati del territorio, come gli incontri dei gruppi “Inuetta” (un’oretta in dialetto) e “Chiacchieriamo in inglese”. Tra i tanti, in particolare il gruppo “Lettura ad alta voce”, guidato da Raffaele Lello Ceravolo, sta già preparando il saggio di fine anno: è in programma venerdì 5 maggio, nei locali del MuDA, e sarà intitolato “Per… dizione”. Ceravolo risiede a Spotorno, è attore e doppiatore nonché voce fuori campo per documentari. Con una laurea in lettere moderne, in diverse occasioni ha definito l’italiano “la lingua più bella del mondo”.

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