Per l’ACT Consumatori, ottima la modifica delle concessioni termali
Acqui Terme. La notizia ha incassato il plauso di ACT Consumatori: un emendamento al regolamento regionale sulle acque minerali e termali ha stabilito che le concessioni per lo sfruttamento non saranno più perpetue ma temporanee, ventennali.
«Si rompe così il monopolio temporale di Terme di Acqui Spa proprietaria della risorsa primaria della città – dichiara Massimo Antonucci, presidente dell’Act – La nostra associazione da due anni tiene alta l’attenzione su quello che non esita a definire uno scandalo: un patrimonio della collettività messo in mano ad un privato senza un piano industriale, senza possibilità di futuro».
A sostegno della “battaglia” Act rivendica gli approfondimenti legali sulla vendita dell’asset termale, gli esposti alla Corte dei Conti, i reportage sullo stato della ricerca sanitaria termale e sulle potenzialità di mercato del settore curativo, il coinvolgimento della popolazione, non solo acquese, nella raccolta delle firme (ben 2631 sottoscrizioni) a sostegno di una petizione diretta alla Regione Piemonte per la riapertura dello stabilimento “Regina” e la Tutela del Diritto alla Salute.
«Quella sulle concessioni è una tappa importante di un cammino più lungo che persegue l’obiettivo di restituire ad Acqui la sua vocazione turistico-termale – conclude Antonucci – Ricordo le parole dell’Assessore Icardi che a maggio 2022 in un nostro reportage disse: “è allo studio un modello innovativo, già testato all’estero, che permetterebbe di entrare con fondi regionali ed europei nel capitale delle aziende in crisi per rivitalizzarle, con il supporto di esperti del settore”. Attendiamo che gli intenti si trasformino in azioni concrete. I tempi ci sembrano maturi».