PiemonteRegione

Siccità: a rischio anche il patrimonio boschivo

Alessandria. È SOS siccità anche per il patrimonio boschivo. I cambiamenti climatici, con il moltiplicarsi di eventi estremi, si abbattono, infatti, su una situazione diffusa di degrado dovuto alla mancanza di manutenzione del verde. È quanto denuncia Coldiretti Alessandria rispetto alla situazione che necessita l’attenzione delle Istituzioni ad ogni livello, da quello nazionale a quello territoriale.

Il Piemonte è la regione, che a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari: la provincia di Alessandria ha una superficie forestale pari a 123.607 ettari suddivisa tra 114.711 di bosco e 8.896 ettari di arboricoltura da legno ed è considerata zona ad alto rischio, ovvero “una zona in cui il rischio permanente o ciclico di incendio boschivi minaccia gravemente l’equilibrio ecologico, la sicurezza delle persone e dei beni o contribuisce all’accelerazione dei processi di desertificazione delle superfici rurali” (Progetto provinciale Risk Nat – Dipartimento ambiente territorio e infrastrutture – Direzione ambiente e pianificazione).

Presenti 52 specie arboree e 40 specie arbustive con una grande variabilità di composizione e struttura per quasi 1 miliardo di alberi sul territorio regionale.

“Valorizzare la filiera del legno della provincia alessandrina significa sfruttare in maniera responsabile e sostenibile il bosco con la conseguente salvaguardia del territorio, ma anche creare nuovi posti di lavoro e puntare su fonti alternative di energia – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. A rischio ci sono i nostri boschi e da proteggere c’è tutto un ecosistema forestale, con un grande patrimonio di biodiversità e una strategica capacità di assorbire CO2 e mitigare i cambiamenti climatici”.

In alcune regioni del nord Italia, ad esempio, la siccità sta favorendo la moltiplicazione degli insetti killer del bosco dove, a seguito della cosiddetta tempesta Vaia che ha lasciato a terra centinaia di migliaia di tronchi, si è rapidamente diffuso il Bostrico Tipografico, un coleottero che ama il clima arido ed asciutto ed è capace di determinare la morte degli alberi indeboliti dalla compromissione degli habitat. Per questo è sempre più fondamentale il lavoro di gestione e pulizia dei boschi, determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione.

“La guerra ha messo sotto gli occhi di tutti, oltretutto, la necessità di aumentare le risorse energetiche interne per questo puntare sulla filiera del legno, attraverso specifici accordi, garantirebbe maggiore sicurezza nell’approvvigionamento portando nello stesso tempo al vantaggio di uno sfruttamento responsabile e sostenibile del bosco con salvaguardia essenziale del territorio, oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro. Per non parlare, poi, degli effetti positivi che si riverserebbero sulla questione inquinamento e cambiamenti climatici, fattori che al giorno d’oggi non si possono più ignorare”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio