Acqui Terme

La stazione cittadina sarà rimessa completamente a nuovo

Acqui Terme. Dai sottopassi ai binari, passando per il recupero della vecchia foresteria, il rifacimento della piazza e l’illuminazione. Ad occuparsene sarà RFI e Palazzo Levi che metteranno rispettivamente sul piatto un contributo di 2 milioni e mezzo di euro e 150 mila euro.

“Si tratta sicuramente di un progetto molto importante perché ci permetterà di riqualificare una parte della città che ha bisogno di attenzioni” spiega il vice sindaco nonché assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Lelli, che in questo progetto lavorerà anche al fianco dell’assessore al Bilancio Mario Pasqualino.

In realtà del progetto di rifacimento della stazione ferroviaria acquese se ne iniziò a parlare ben prima della pandemia. In quell’occasione RFI annunciò di voler rifare il look alla stazione acquese investendo qualcosa come 5 milioni di euro. Poi però quel progetto finì in stand by. Si procedette con il recupero della stazione di Ovada, investendo circa 4 milioni di euro ma per quanto riguarda Acqui nulla. Tanto che ci furono anche interrogazioni parlamentari da parte dell’onorevole Federico Fornaro.

Polemiche a parte, ora sembra che i soldi ci siano. Il contributo verrà ricavato dai fondi del PNRR. L’importo stanziato è minore rispetto a quanto preventivato all’inizio ma pare comunque che sia sufficiente per portare a termine un buon lavoro. L’idea sarebbe quella di rifare tutta la pavimentazione esterna alla stazione così come dei marciapiedi interni. Si creerà un nuovo sottopasso ferroviario e si recupererà quello già esistente, si creeranno nuovi servizi per l’utenza e si procederà anche con il recupero della foresteria dove però non è ancora chiaro cosa verrà realizzato.

Di sicuro però non diventeranno piccoli alloggi e nemmeno un ostello per chi ama andare in bicicletta. Progetti questi che negli ultimi anni erano stati presentati dalle passate amministrazioni non trovando consenso da parte di RFI. Compito specifico di Palazzo Levo sarà quello di occuparsi della parte esterna della stazione. Quella, per intenderci, che affaccia sui giardini del castello dei Paleologi. “Al momento non esiste ancora un progetto specifico – spiega Lelli – ma posso anticipare che ci occuperemo di creare una nuova pavimentazione, una nuova illuminazione e sarà anche eliminato il muro che divide il piazzale della stazione dal Movicentro”.

L’idea sarebbe anche quella di inglobare nel progetto la strada (una parte di via Alessandria), in modo da creare una sorta di deterrente per chi ama pigiare sull’acceleratore. Non è chiaro nemmeno se nel nuovo progetto ci sarà posto per la fontana che al momento si trova al bordo della piazza. “Diciamo che la nostra idea è quella di riqualificare l’intera area che potrà diventare non solo di servizio per gli utenti di treni e pullman ma anche per il turismo” aggiunge il vicesindaco Alessandro Lelli.

Proprio qualche settimana tra l’altro, il Comune è tornato in possesso della sala conferenze del Movicentro che negli ultimi anni è stata usata come hub vaccinale. Qui in questo gande spazio, si potrà tornare ad organizzare mostre, convegni ed eventi di ogni genere.

Gi.Gal.

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