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Giornata del suolo: allarme cementificazione

Alessandria. “A causa della cementificazione e della scomparsa dei terreni fertili sono andati persi dal 2012 ad oggi ben 400 milioni di chili di prodotti agricoli per l’alimentazione dell’uomo e degli animali a causa dell’abbandono e della cementificazione di terreni fertili, aumentando il deficit produttivo del Paese e la dipendenza dall’estero. La sparizione di terra fertile non pesa peraltro solo sugli approvvigionamenti alimentari poiché dal 2012 ad oggi il suolo sepolto sotto asfalto e cemento non ha potuto garantire l’assorbimento di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora scorrono in superficie aumentando la pericolosità idraulica dei territori con danni e vittime”.

E’ quanto ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco in occasione della Giornata mondiale del suolo (5 dicembre) nel denunciare gli effetti del micidiale mix dei cambiamenti climatici e della sottrazione di terra fertile capace di assorbire l’acqua.

In Italia oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane e alluvioni anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, il rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense.

A questa situazione non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili.

La provincia di Alessandria, con 26.450 ettari consumati incide con un 15,1% su un complessivo regionale di circa 175.000 ettari, dopo Torino e Cuneo.

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