Ovada: rinviato a maggio processo contro l’impiegata del Comune
Ovada. È stata rinviata al mese di maggio la prima udienza del processo penale che vede imputata l’impiegata del Comune di Ovada accusata di avere sottratto dalle casse dell’Ente una somma superiore ai 100mila euro.
Il rinvio dell’udienza preliminare è stato deciso dal gip Stefano Moltrasio, su richiesta dell’avvocato difensore Luciano Crocco. Questo per permettere all’imputata la possibilità di restituire la somma contestatale da Palazzo Delfino.
Infatti se la donna riuscirà a restituire al Comune la somma per la cui sottrazione è finita a processo, l’avv. Crocco potrà richiedere il suo inserimento in uno degli iter processuali alternativi, per arrivare ad un patteggiamento e giungere infine ad una pena inferiore ai due anni, con il beneficio quindi della sospensione. Oppure appunto in alternativa chiedere di essere ammessa al rito abbreviato.
La Massa, secondo l’accusa mossale in base agli accertamenti della Guardia di Finanza e poi al conteggio effettuato dalla Corte dei conti, avrebbe trattenuto la ragguardevole cifra (per l’esattezza 129.228 euro) tra il 2009 ed il 2015, per i diritti di segreteria. Poi un suo infortunio, ed il conseguente distacco dal lavoro per malattia, mise in chiaro la vicenda per cui è ora processata. Il Comune, parte civile, è difeso dall’avv. Tino Goglino.
Dal canto suo, l’imputata sostiene di aver trattenuto una cifra molto più modesta, circa 20mila euro, e solo dal 2009 al 2011, negando di aver intascato gli ammanchi tra il 2012 ed il 2015, anno in cui la vicenda venne alla luce.