Finale Ligure. L’1 maggio 1942 avvenne un’importante scoperta nella Caverna delle Arene Candide, grazie agli archeologi Luigi Cardini e Virginia Chiappella: venne riportato alla luce un cacciatore paleolitico morto nei boschi del Finalese 28 mila anni fa. A ottant’anni dal ritrovamento, l’anniversario è celebrato con la mostra “Il Giovane Principe va in scena” presso il teatro Aycardi, piccolo gioiello architettonico ottocentesco, a cura del Museo archeologico del Finale – Museo Diffuso del Finale, Istituto internazionale di Studi liguri – sezione finalese, Comune e Soprintendenza archeologica Belle arti e paesaggio Imperia e Savona.
L’inaugurazione si è tenuta il 29 aprile scorso presentando al pubblico, per la prima volta, una selezione delle fotografie scattate dalla Leica di Chiappella. Spiegano gli organizzatori: “I concitati momenti della scoperta sono stati descritti dalle parole di Luigi Bernabò Brea, primo Soprintendente alle Antichità della Liguria e direttore delle campagne di ricerca, dalle annotazioni giornaliere sul diario di scavo di Cardini e dalle personali considerazioni di Chiappella”.
Che si trattasse di un “giovane principe” lo si è desunto dalla ricchezza del corredo, evidenziata fin dalle prime fasi di scavo. Si desume un cacciatore di circa 15 anni, deceduto per morte violenta, avvenuta forse in seguito all’aggressione di un orso durante una battuta di caccia, per la ferita sul volto e sulla spalla sinistra. Solo ottanta in tutta Europa le sepolture rinvenute che possono essere assimilate alla scoperta di quel giorno, nel pieno degli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale.
Una postazione tattile consente di scoprire in prima persona il corredo che ha accompagnato il Giovane Principe nel suo viaggio nell’aldilà, mentre un manichino riproduce l’abbigliamento dell’individuo per comprendere lo stile di vita e il vestiario in uso nel Paleolitico. Nell’ambito della mostra, sarà inoltre possibile assistere alla proiezione del docufilm incentrato sugli ultimi attimi di vita del Giovane Principe e sui momenti salienti della sua scoperta.
L’esposizione, integrata alla visita delle sale del Museo e alla Caverna delle Arene Candide, offre l’occasione di approfondire interessanti temi legati alla ritualità, alla vita quotidiana, alla sussistenza e alla cultura materiale preistorica. Due guide edite dal Museo, dedicate alle Arene Candide e al Paleolitico, accompagnano la mostra e sono disponibili al bookshop del Museo e al Teatro Aycardi.
La mostra, che ha patrocinio dell’Istituto italiano di preistoria e protostoria, Comune di Genova – Assessorato alle politiche culturali e Dafist – Università di Genova, è visitabile gratuitamente fino a settembre.
Gli orari di apertura di giugno saranno: sabato 4 e sabato 11, ore 15-18; domenica 5 e domenica 12, ore 10-13; quindi, dal 16 giugno e fino al 18 settembre: giovedì-venerdì-sabato ore 16-19 e domenica ore 10-13.
Info ai numeri: 019 690020, 351 7306191, (www.museoarcheofinale.it).
L.S.