Nuovo intervento in difesa della Riserva Regionale dell’Adelasia
Murialdo. Dopo che la ex Provincia di Savona ha recentemente riconfermato la gestione della stessa al Comune di Cairo Montenotte (che vi opera tagli culturali ed iniziative turistiche di ogni genere, come se la Riserva fosse un’azienda da far produrre e non già un ambiente da conservare!), l’AIW ha inviato una nuova PEC a tutte le autorità protestando per il silenzio fatto seguire alla segnalazione dei discutibili tagli forestali a scopo economicamente migliorativi del bosco (!), durante i quali non sarebbero state rispettate le prescrizioni stabilite dagli stesi organi di controllo provinciali. Forse è il caso che si sappia che il Comune di Cairo Montenotte sta andando a nuove elezioni! E che candidati sono due ex Sindaci che, ognuno per proprio conto, hanno messo mano alla discutibile gestione della Riserva. Non resta che sperare che vinca un terzo candidato, e che in caso di vittoria possa poi dimostrare un maggiore interesse culturale e naturalistico verso l’Adelasia.
D’altronde, non è quanto meno strano che mentre in Consiglio regionale si scannano per i Parchi Regionali, l’unica Riserva Naturale che appartiene alla Regione è stata data in pasto ad un Comune? Ma una ragione c’è, ed è tutta politica: I Parchi prevedono Consigli di amministrazione, Presidenze e finanziamenti, mentre di tutto questo non c’è alcun bisogno per la Riserva! Eppure l’Adelasia è stata istituita su boschi acquistati dalla Regione (e quindi i vincoli li subisce la Regione) mentre nei Parchi i vincoli li subiscono i Comuni ed i proprietari dei suoli (ed i cacciatori!)! Quindi, non VERE aree protette, bensì enti manipolabili come lo furono le Comunità Montane; ed anche ben poco democratici. Ma questi piacciono alla politica italiana ed anche europea (per non dire agli ambientalisti!): affari, altro che CONSERVAZIONE della Natura! Ora politici e ambientlisti si stanno scannando per ampliare il Parco di Portofino e farlo diventare Nazionale (soldi da Roma!) e gli ambientalisti a coda! Questo quando ciò che meritava di essere protetto del Monte di Portofino è già stato protetto da decenni (1936!). E invece pur di ampliarlo e nazionalizzarlo vogliono inserirci zone di NESSUN valore ambientale, ma scusa per altre poltrone e per attrarre soldi pubblici! Ma non ci si meravigli: è così che funziona in ogni Regione (con l’aiutino di Roma), che siano guidate da politici di destra o di sinistra!
Franco Zunino: presidente AIW