Il Comune: “I ritardi in piazza Garibaldi non sono di nostra responsabilità”
Ovada. «A novembre via al cantiere di piazza Garibaldi, il progetto prevede la sua riqualificazione, reso possibile anche grazie ad un contributo regionale, oltre che ad un forte impegno del Comune.
Il cantiere ha vissuto fasi alterne: prima la difficoltà nell’approvvigionamento del materiale pietroso, poi la pandemia che ha colpito i lavoratori della piazza e quindi il ritrovamento di reperti ossei, di natura non archeologica. Da quel momento si è potuti iniziare con i lavori: si è giunti quindi ad un buon stato di avanzamento dell’opera ma nell’ultimo mese si sono susseguite difficoltà, inaspettate e intollerabili.
Si sono susseguite voci e illazioni in città, dovute soprattutto allo scoramento e allla sfiducia, viste le lungaggini dei lavori. È affermare che queste dicerie sono infondate, specie per quando riguarda la regolarità dei pagamenti del nostro Ente, puntuale nel saldare le ditte appaltatrici che lavorano. Il Comune ha rispettato ogni scadenza contrattuale, avendo previsto l’opera in bilancio e riservato le risorse per la sua realizzazione. Al momento della firma del contratto è stato versato alla ditta Ma.Mi. di Lainate l’anticipo di 58.201 euro, quindi il primo saldo di 92.913 euro, per un totale di 151.115 sui 248mila previsti.
Ora il cantiere si trova a più della metà del cronoprogramma, dal 29 marzo la ditta appaltatrice dovrà pagare la penale dovuta al ritardo nei lavori.
Abbiamo avuto precise rassicurazioni che la squadra di posatori è sul posto, con la posa delle pietre di pavimentazione» – così si legge nel comunicato stampa di Plazzo Delfino.