Conclusi gli incontri In preparazione alla Pasqua
Sono terminati giovedì 7 aprile gli incontri in preparazione alla Santa Pasqua previsti dalla Diocesi di Acqui e organizzati in sinergia dall’Ufficio Catechistico, dall’Ufficio Liturgico e dall’Azione Cattolica.
E’ stato un cammino che si è articolato in tre appuntamenti online durante i quali si sono potuti vivere diversi momenti di preghiera, di riflessione biblica e di testimonianza, di confronto ricco e vivace.
Un doveroso ringraziamento al prof. Marco Forin che ha curato la parte esegetica, un grazie ai vari testimoni che hanno generosamente condiviso la propria esperienza.
Un grazie di cuore da parte di tutta la comunità diocesana al Vescovo Mons. Luigi Testore che con le sue parole ha sempre offerto spunti e stimoli per la vita e l’impegno cristiano di ognuno.
Proprio con le Sue parole pronunciate giovedì 7 aprile vogliamo concludere questo percorso: parole di fede, di speranza, di invito a incontrare e riconoscere Gesù, parole di incoraggiamento ad essere annunciatori del Vangelo mettendoci a servizio del mondo.
“Siamo ormai quasi al termine della Quaresima e ci prepariamo a rivivere il grande mistero pasquale.
Rivivremo il mistero di Cristo, della sua morte, della passione e della croce, che sempre ci lascia un po’ sgomenti, ma che solo ci può far comprendere pienamente il significato della festa di Pasqua.
Perché è dalla croce che nasce l’esaltazione del Risorto, è proprio il dono totale di sé che diventa vita nuova e noi ne siamo testimoni e siamo chiamati a proclamare costantemente questo mistero di dono e di salvezza.
La Pasqua è quindi al centro di tutto quello che siamo e viviamo. E’ nella Pasqua che la nostra fede prende corpo, sostanza, diventa vita.
E’ così che hanno vissuto la Pasqua i discepoli di Emmaus. Prima di tutto ci dice Luca che Gesù camminava con loro: dal giorno di Pasqua cammina con noi. Non c’è più solitudine per il cristiano, lungo la strada incontra sempre il Risorto.
Ma Luca nota che i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Quante volte anche noi viviamo questa incapacità, non riusciamo a vedere la presenza di Gesù che cammina con la Chiesa, che trasforma ogni cosa.
E infatti, dice Luca, che il loro volto era triste, la tristezza di chi ha perso la speranza, forse anche la nostra tristezza di fronte alle vicende umane. Ci sono attorno a noi tante cose negative, che ci ricordano la debolezza dell’essere umano. I fatti di cronaca, la guerra, le violenze terribili che nelle immagini ci vengono poste di fronte in questi giorni. Molte persone, perciò, attorno a noi esprimono questa tristezza, sembrano perdere la speranza.
E invece quello che cammina con noi è il Risorto, e poi c’è lo spezzare del pane, quello che sempre viviamo insieme nelle nostre celebrazioni Eucaristiche, e allora i loro occhi si aprono, lo riconoscono e capiscono che la novità annunciata da Gesù può trasformare il mondo.
E’ chiesto anche a noi di fare l’esperienza di Emmaus. La presenza del Risorto diventa forza, energia nuova, capacità di costruire e progettare. Gesù Risorto promette quello Spirito che permette agli uomini che sono così fragili, così insignificanti, di fare grandi cose. Di costruire la Chiesa, di mettersi a servizio del mondo.
Luca ci fa capire che il viaggio verso Emmaus è duplice. C’è il viaggio di andata in cui scoprire e riconoscere Gesù, ma c’è soprattutto il viaggio di ritorno verso Gerusalemme, verso la città.
Partirono senza indugio, anche se era ormai notte. I discepoli di Emmaus, dopo aver riconosciuto Gesù, non possono aspettare, sentono la necessità di correre verso gli altri, verso la città, verso il mondo, per annunciare a tutti questa novità e questa speranza.
Anche noi, nell’incontro con Gesù, capiamo che non possiamo più spaventarci delle tristi condizioni del mondo, perché dobbiamo trasformarlo il mondo.
Anche a noi è chiesto di fare sempre questo duplice cammino: quello della strada in cui incontrare Gesù e riconoscerlo, ma soprattutto quello verso la città in cui portare la speranza.”
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti!