Albenga. Lo scorso fine settimana, all’Auditorium del San Carlo di Albenga, si è svolta l’8ª assemblea elettiva della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Savona, che ha nominato Sandro Livio Gagliolo nuovo presidente provinciale, al posto di Mirco Mastroianni, in carica per due mandati consecutivi.
Gagliolo era già membro di giunta come responsabile Gie olivicolo e avrà il difficile compito di guidare il settore agricolo in una fase caratterizzata da incertezze e preoccupazioni, ma anche da grandi opportunità di rinnovamento, come indicato dallo stesso titolo dato all’assise albenganese: “Ripartire dal territorio nel segno della sfida green e digitale”.
Dal nuovo consiglio direttivo (46 membri in tutto) è stata inoltre indicata la composizione del comitato esecutivo (la ex giunta associativa): oltre al presidente Gagliolo, Enrico Bertolotto, vicepresidente, Noemi Stella per “Donne in campo CIA”, Luca Lanzalaco per i giovani agricoltori, Jochen Mewes, responsabile Gie per il settore florovivaistico, Davide Moirano per gli agriturismi, Marcella Mugnaini per il comparto olivicoltura – apicoltura, Simone Rossi e Nicola Piccardo per l’olivicoltura, Caterina Vio per le piante aromatiche e da taglio, infine l’ex presidente Mastroianni per il settore vitivinicolo.
Durante i momenti assembleari, si è discusso su tanti temi (in primis sui bandi Psr 2022), e sono state analizzate le priorità e le iniziative da attuare per il settore agricolo, nel quadro della programmazione e dello stesso piano operativo per le filiere agricole. Continuano dal sindacato: “Transizione green e innovazione digitale rappresentano processi fondamentali per la competitività del sistema e per aumentare canali di promozione e commercializzazione dei prodotti e delle eccellenze savonesi. A questo si aggiungono le linee guida relative agli incentivi su agro-voltaico ed efficientamento energetico, agricoltura di precisione, biodiversità”.
Al neo presidente provinciale Gagliolo sono affidate anche le preoccupazioni del mondo agricolo per il progetto del raddoppio ferroviario e il tracciato predisposto che andrà a interessare significative aree agricole della piana albenganese: “È una questione difficile e da valutare con la massima attenzione, in quanto l’impatto per il settore dovrà essere il minore possibile, fermo restando l’importanza dell’opera infrastrutturale. Da questo punto di vista abbiamo chiesto tutti i dettagli progettuali per delineare una esatta mappatura delle superfici agricole coinvolte: al tempo stesso non possiamo che ribadire l’urgenza di un confronto aperto e costruttivo con il Commissario, i sindaci e lo stesso territorio per avere un piano degli indennizzi certo e di massime garanzie, che dovrà essere allegato alla realizzazione del raddoppio ferroviario. Per noi, per la nostra associazione, questa è una condizione essenziale”.
L.S.