Zona logistica semplificata del retroporto di Genova: entrano Ovada e Belforte e forse Silvano
Ovada. Sono 14 i siti piemontesi candidati a diventare Zona logistica semplificata (Zls) del porto e retroporto di Genova.
Lo hanno annunciato il 20 febbraio, dopo l’approvazione della delibera che individua i Comuni per cui chiedere al Governo di entrare nella Zls legata al porto di Genova, il presidente della Regione Cirio, gli assessori regionali Gabusi e Marrone, la amministratrice delegata di Rfi Fiorani e il commissario straordinario di Governo Mauceri.
“Il Piemonte – ha detto Cirio- si trova all’intersezione dei due grandi futuri assi ferroviari europei Genova-Rotterdam e Corridoio del Mediterraneo: lo consideriamo il vero e proprio cuore logistico dell’Europa. Crediamo in un rilancio del Nord-Ovest basato sulla logistica e vogliamo essere il motore propulsore di questo processo, che porterà sviluppo e posti di lavoro. Vogliamo che questa opportunità coinvolga più territori possibile come retroporto di Genova e per questo abbiamo adottato un metodo estremamente inclusivo”.
In provincia di Alessandria, sono sei i siti individuati e già sicuri: oltre al capoluogo, Ovada e Belforte (zona unica) Arquata Scrivia, Castellazzo Bormida, Novi San Bovoe Rivalta Scrivia.
Accanto a questi saranno inseriti nella proposta 12 dei 16 Comuni piemontesi che hannopartecipato al bando e che soddisfano i criteri di compatibilità urbanistica con la destinazione d’uso, la distanza di massimo 180 chilometri da Genova, la vicinanza del sito con i caselli autostradali (massimo 10 chilometri) e la prossimità a scali ferroviari o intermodali merci (massimo 10 chilometri).
E tra i Comuni idonei alla candidatura per la Zls, c’è Silvano d’Orba.