I progetti che hanno preso vita nella nostra diocesi con i fondi nazionali grazie alla Caritas
Grazie ai fondi giunti per la realizzazione dei progetti attivati nel 2021, l’8×1000 ha contribuito a sostenere tanti progetti di concreta solidarietà nella Diocesi Acquese.
Grazie infatti a questi finanziamenti nazionali tramite la Caritas Diocesana le unità parrocchiali, le singole parrocchie e molti centri di sostegno e solidarietà della diocesi hanno potuto sostenere i propri progetti di carità destinate a famiglie, anziani, persone senza fissa dimora, donne e diverse altre situazioni di disagio e povertà.
I progetti che hanno preso vita nella nostra diocesi sono 5:
- “Per un’alimentazione conviviale“ (aiuti alimentari)
- “Se tu stai bene io sto bene“ (aiuti medici)
- “Per un abitare umano e solidale“ (ambito casa)
- “Per un lavoro dignitoso e degno“ (ambito lavoro)
- “Garantire presenza e accompagnamento educativo“ (per i bambini e gli adolescenti)
Il 2021 è stato un anno per tutti molto difficile e faticoso, l’incertezza e la precarietà hanno pesato su tutte le famiglie, ancor di più su quanti già in difficoltà hanno subito gli strascichi che la Pandemia ha portato con sè: questo giogo ha inciso sulle persone già fragili ed in difficoltà richiedendo alle realtà parrocchiali, diocesane, e ai loro partner di sostenere queste fasce deboli, cercando attraverso aiuti di varia natura di alleggerire e superare momenti di difficoltà crescente.
Grazie a ciascun progetto è stato possibile sostenere le persone che sono state incontrate in questo anno: attraverso il progetto “Per un’alimentazione Conviviale” è stato acquistato cibo ed aiuti materiali per la “Mensa di Fraternità Caritas Monsignor Galliano“ del Ricre di Acqui, per il centro S. Paolo – Canelli Solidale Caritas con cucina d’asporto, mensa e distribuzione alimentare e anche per la distribuzione alimentare presso l‘Emporio Solidale “Tutti insieme per Acqui“ del Centro Ascolto Acqui Terme.
Grazie al progetto “Se tu stai bene io sto bene” sono stati aiutati, nelle diverse zone della Diocesi, molti nuclei famigliari in fascia debole e persone con lavoro precario che hanno così potuto ricevere sostegno per la copertura di spese mediche, visite specialistiche, ticket e medicinali.
Il progetto “Per un abitare umano e solidale” si è concentrato sull’emergenza abitativa e le necessità di quelle persone che si sono trovate in difficoltà per trovare casa, pagare l’affitto trovandosi in una momentanea difficoltà legata al lavoro stagionale o alla perdita di certezza economica; l’attenzione a questo problema ha visto attivi sul territorio diocesano alcune realtà che da anni lavorano per ridurre questo disagio e dare una casa, un riparo dignitoso alle persone che versano in difficoltà. In particolare sono stati oggetto degli aiuti le reatà acquesi di “Abitare Sociale del Ricre“, Il “Centro di accoglienza e dormitorio“ di Canelli e la “Casa Caritas di Arzello“.
Attraverso il progetto “Per un lavoro dignitoso e degno” il focus è stato dato al lavoro, sia attraverso la realizzazione di una rete di cooperative e onlus che hanno messo a disposizione spazi e occasioni di formazione e lavoro temporaneo, sia con la strutturazione di tirocini lavorativi e borse lavoro permettendo così a giovani precari, inoccupati, disabili e fragili di poter realizzare esperienze lavorative. Sul territorio diocesano le realtà che hanno visto impiegate le persone sono state la Cooperativa CrescereInsieme con la disponibilità a ricevere persone presso la Mensa di Fraternità Mons. Galliano, l’Housing Sociale e laboratori prelavorativi del 101 di via Nizza ad Acqui Terme, la cooperativa Agricola sociale Maramao di Canelli, La casa di Carità e Mestieri di Ovada.
Infine il progetto “Garantire presenza e accompagnamento educativo” ha chiuso questo ventaglio di possibilità rivolgendo lo sguardo a minori e giovani e coinvolgendo le parrocchie e le unità parrocchiali di parte del territorio diocesano contribuendo ad attivare e sostenere i centri estivi e le attività oratoriali anche con l’acquisto di tablet e pc utili a doposcuola, sostenendo così anche l’adeguamento tecnologico per fronteggiare questa nuova frontiera di modalità di studio e realizzare attività da remoto. Nell’intento di accompagnare i giovani all’uso responsabile di questi nuovi strumenti, con una particolare attenzione al sostegno per quei minori indigenti ai quali sono stati forniti ausili utili ad evitare l’aggravarsi dell’esclusione sociale. Perchè tutte le attività didattiche delle parrocchie o da queste ospitate si svolgessero in condizioni di sicurezza e secondo gli standard legislativi richiesti sono stati appositamente formati operatori in sinergia con la coop. CrescereInsieme, acquistati dispositivi di sicurezza individuale, nonchè coperte utenze e materiali e protocolli utili alla prevenzione del Covid.
Questi progetti, brevemente illustrati, danno l’idea del fervore e del grande slancio che la nostra Caritas diocesana ha sul territorio nel far concretizzare in servizi e progetti i contributi 8xmille della Caritas nazionale che, non dimentichiamolo, sono frutto delle scelte libere dei contribuenti. La scelta dell‘8xmille della Chiesa cattolica permette questa partecipazione e sostegno e trova nei suoi principali partner nelle comunità parrocchiali, nei volontari e nella collaborazione con realtà no-profit che con la Caritas si intrecciano e continuano a spendersi per il bene e il miglioramento della vita della comunità.
Da qui un duplice appello: ricordarsi dell’importanza di sostenere con la propria firma per l‘8xmille tali attività e venire ad impegnarsi personalmente come volontari contribuendo così a concretizzare nel quotidiano la testimonianza della carità che è il cuore stesso della Chiesa.
La Caritas Diocesana