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Folta partecipazione ad Astiss, al secondo incontro del ciclo “Parliamo di Salute” promosso con UTEA

Asti. L’obesità non è una scelta è una malattia cronica che può generare complicanze pesanti per la salute: cardiovascolari, metaboliche, endocrine, epatogastroenteriche, osteoarticolari e respiratorie. Una sottovalutazione dei rischi può avere conseguenze pesanti sulla qualità della vita, fin dall’infanzia. L’avvertimento arriva dal professor Giorgio Calabrese, scienziato dell’alimentazione di fama internazionale, che sabato ha presentato ad Asti gli esiti di una ricerca messa a punto da una commissione globale che propone un nuovo approccio per la diagnosi dell’obesità: «Il calcolo della BMI (Indice di massa corporea) viene integrato con misure di grasso corporeo e segni oggettivi di cattiva salute», ha spiegato il prof Calabrese, consulente scientifico del Ministero della Salute, docente universitario e presidente del Comitato Tecnico-Scientifico della Fondazione Astigiana Salute.

L’occasione di approfondimento è stata offerta dall’incontro “Parliamo di Salute” promosso dalla Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio insieme all’Utea (Università della Terza Età) al Polo universitario Astiss. Folta la partecipazione di pubblico, con il prof Calabrese ha dialogato il medico di famiglia Federico Sacco BoGo.

L’obesità in Italia riguarda 18 milioni di adulti e 4 persone su 10 sono in sovrappeso.
Le statistiche evidenziano che chi ha problemi di obesità ha probabilità doppia di sviluppare diabete di tipo 2, ipertensione e malattie del cuore. Il nemico occulto è la sindrome metabolica che incide negativamente anche sulla salute del fegato e dei reni oltre ad aumentare il rischio di tumori e malattie neurodegenerative.

La prevenzione è come sempre fondamentale:«5 porzioni tra verdura e frutta al giorno e almeno 4 porzioni di legumi alla settimana contribuiscono ad un’alimentazione sana e utile a combattere anche la pericolosa sindrome da insulino resistenza – ha ricordato il prof Calabrese – e poi non deve mancare l’esercizio fisico».

Il programma di incontri prosegue fino a giugno. Il prossimo appuntamento sarà sabato 29 marzo – dalle 9,30 alle 12 nell’Aula Magna di Astiss – con gli 11 specialisti del Dipartimento di Medicina dell’Asl AT guidato dal cardiologo Marco Scaglione. Il tema conferenza sarà “Area medica: il paziente al centro”. Interverranno i medici di famiglia Paolo Aubert e Daniele Pelissero.

Nelle foto: Il professor Giorgio Calabrese e la presidente Luisa Amalberto con (da sinistra) il direttore della Fondazione Ezio Mosso, il consigliere Ferruccio Balistreri, il medico di famiglia Federico Sacco BoGo. Alcuni momenti della conferenza al polo Astiss.

La Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio è un ente senza fine di lucro nato nel dicembre 2021 per supportare e integrare le attività sanitarie e assistenziali della Asl AT favorendo l’acquisto di nuove tecnologie, lo sviluppo di servizi domiciliari avanzati, l’attività di formazione e ricerca. L’obiettivo è migliorare la qualità e la quantità dei servizi a pazienti ed utenti; offrire un aiuto concreto agli operatori sanitari perché possano lavorare con strumenti sempre più avanzati e adeguati alle necessità.

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Le donazioni si possono detrarre dal reddito della persona fisica o della società.

Aggiornamenti sul sito www.fondazioneastigianasalute.it

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