I volontari di Floribert spiegano il “caso Elysèe”
Ovada. Conferenza stampa del gruppo missionario “Floribert”, nella tarda mattinata di sabato 14 dicembre nella Sala esposizioni di piazza Cereseto.
Roberto Piana (presidente), Michele Lottero (vice) e Francisco Martins (segretario) hanno parlato soprattutto del “caso Elysèe”, il bambino burundese di nove anni affetto da una grave malattia renale.
Quando i volontari di Floribert quattro anni fa sono venuti a conoscenza del caso, hanno fatto tutto il possibile per portare Elysèe in Italia, a farsi curare al Gaslini di Genova, dato che in Burundi non esistono ospedali attrezzati per il grave problema renale che il bambino presenta.
Non si sono persi di coraggio, di fronte ai primi ostacoli burocratici ed hanno sempre mantenuta viva la speranza del suo trasferimento in Italia, supportati anche dalla generosa risposta in contributi della gente, che aveva raccolto l’appello di aiuto dei volontari sui giornali e sui social.
Tutto questo sino a settembre 2024, l’ultimo viaggio in Burundi dei volontari: partiti in quattro, con la speranza di ritornare in Italia in sei, con Elysèe ed il padre operaio accompagnatore, dopo mesi ed anni di trattative burocratiche e pratiche.
Niente da fare, l’ambasciata ha negato i visti per l’espatrio… e la speranza si è persa.
Ora i volontari di Floribert sono pronti a restituire ai benefattori i soldi devoluti, infatti è tutto rendicontato in modo preciso.
L’alternativa è proseguire nell’aiuto concreto alla popolazione burundese, specialmente a Kaburantwa dove non piove da maggio ed il problema acqua comincia a pesare fortemente, specie per l’ospedale.