14 novembre Giornata Mondiale del Diabete: esiti dell’evento

Il 14 novembre si è celebrata la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale Sanità allo scopo di accrescere la consapevolezza mondiale sul diabete mellito, promuovendone la prevenzione e la cura.
In tale Giornata il personale della Diabetologia dell’Ospedale Cardinal Massaia, con l’immancabile supporto dei Volontari dell’Associazione SOS Diabete, ha offerto la possibilità di conoscere il proprio rischio individuale di sviluppare Diabete tipo 2 e mettere in atto stili di vita corretti, realizzare una efficace prevenzione, o quanto meno una diagnosi precoce ed una terapia tempestiva.

Novità di quest’anno è stata la partecipazione anche dei Fisioterapisti per la promozione dell’attività fisica fondamentale alleata della strategia di prevenzione e cura del diabete mellito.
Dalle ore 8.30 alle 12.30 sono state accolte 80 persone che hanno completato il percorso di screening del diabete, mediante compilazione del questionario del rischio di sviluppare la malattia nei successivi 10 anni, valutazione antropometrica di sovrappeso/obesità, misurazione della glicemia e consulenza diabetologica.

Il 47 % aveva più di 65 anni.
Il 36% è risultato sovrappeso/obeso, ed il 5 % francamente obeso; di questi, coloro che non avevano mai ricevuto indicazioni specifiche, sono stati invitati a programmare una valutazione dietologica per avere consigli personalizzati riguardo uno schema alimentare salutare.
Il 6,25 % è risultato già affetto da Diabete mellito noto.
Il 57,5 % presentava una glicemia regolare, il 33,5 % una glicemia alterata (100-125 mg/dl) e ben 4 persone avevano una glicemia elevata-molto elevata (rispettivamente 164-198-260-370 mg/dl) senza alcun sintomo di accompagnamento, come diabete misconosciuto di nuovo riscontro (5 % del campione), per cui sono state avviate ad ulteriori accertamenti e invitati a programmare visita diabetologica per presa in carico.
Il 41 % dei partecipanti presentava un rischio inferiore al 20 % di sviluppare il diabete nei prossimi anni, così come il 41 % aveva un rischio del 30 % (moderato), mentre il 17 % un rischio elevato (maggiore del 50 %) di sviluppare la malattia nei prossimi anni.
Per tutti la consulenza diabetologica è stata focalizzata ad evidenziare i fattori di rischio modificabili, per migliorare le abitudini alimentari e contrastare la sedentarietà, in quanto si è sempre in tempo per ridurre il rischio di sviluppare il diabete con semplici interventi mirati.
Quest’anno, grazie alla presenza dei Fisioterapisti dell’Assistenza Area Riabilitativa e Territoriale, 48 persone (50 % di età inferiore a 65 anni) hanno completato anche il percorso di screening riguardante il grado di attività fisica abituale, con il coinvolgimento anche di una studentessa tirocinante del VI anno del corso di Medicina e Chirurgia.
Attraverso specifico questionario è emerso che solo il 20 % si può definire inattivo, il 29 % sufficientemente attivo e ben il 51 % risulta attivo/molto attivo.
Tutti hanno avuto occasione di ricevere preziose indicazioni pratiche di come sia possibile – per tutte le età e condizioni fisiche – integrare e potenziare la propria attività fisica abituale, per prevenire e curare malattie potenzialmente gravi come il diabete; oppure semplicemente garantirsi un adeguato benessere psicofisico.

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