Asti. Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale Sanità per accrescere la consapevolezza mondiale sul diabete mellito, promuovendone la prevenzione e la cura.
Il tema centrale del triennio 2024-2026 – “Diabete e Benessere: per una vita migliore nel diabete” – evidenzia l’importanza di un approccio olistico alla malattia. Supporto psicologico, educazione a- limentare, attività fisica e relazioni sociali sono considerati tasselli indispensabili dell’assistenza alle persone con diabete, chiamate ad essere resilienti, organizzate e responsabili per affrontare le sfide quotidiane e godere di una migliore qualità di vita.
Fondamentale è sapere che il diabete mellito di tipo 2 si può prevenire. Per questa ragione, giovedì 14 novembre l’equipe della Diabetologia guidata della dottoressa Elena Repetti, con il supporto dei Volontari dell’associazione SOS Diabete, sarà a disposizione della cittadinanza nella piazza interna del Cardinal Massaia (piano – 1), dalle ore 8 alle 12. Verrà proposto gratuitamente il percorso di screening del diabete, che prevede misurazione parametri per calcolo body mass index, un ques- tionario sul rischio di sviluppare diabete nei successivi 10 anni, la misurazione glicemia capillare e un counselling diabetologico.
Novità di quest’anno è la collaborazione con i Fisioterapisti della Medicina Fisica e Riabilitativa diretta dalla dottoressa Giovanna Lombardo: le persone che aderiranno all’iniziativa potranno ve- rificare con un breve questionario il loro grado di attività fisica abituale, e ricevere consigli su come integrarla o potenziarla.
L’attività fisica regolare è terapia fondamentale per la prevenzione delle patologie metaboliche, cardio vascolari ed oncologiche. Per l’OMS l’attività fisica è un fattore trainante del benessere. La riduzione della sedentarietà è fondamentale per il raggiungimento di tre obiettivi mondiali entro il 2025: frenare l’epidemia del diabete e dell’obesità, ridurre del 25% la prevalenza dell’ipertensione, ridurre del 25% la mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche.