Acquese

“Il vento dei calanchi”: proclamazione dei vincitori sabato 9 novembre

Spigno Monferrato. Sabato 9 novembre, presso il Teatro Franco Vasconi, è in programma la cerimonia di premiazione de “Il vento dei calanchi”.

La giornata si aprirà alle 10.30, (ingresso libero), con Bruno Gambarotta e il suo ultimo libro Fuori programma – Le mie memorie dalla Rai. Conclusa la mattinata con un aperitivo, nel pomeriggio, alle 17, il momento più atteso: la cerimonia di premiazione, che sarà condotta da Giorgio Baietti e Clara Demarchi.

 Di seguito, riportiamo le due terzine dei finalisti, che solo  sabato 9 novembre scopriranno, con il pubblico, le classifiche finali.

 Per la sezione A, quella della Narrativa inedita, concorrono (in ordine alfabetico) Paolo Borsoni con Il filo sottile; Fabiola Gravina con Tesori sommersi,  e Lidia Marsili con Ibrido confine.

 Per la sezione BPoesia inedita (sempre in ordine alfabetico) – si contendono invece la vittoria Giuliano Gemo con la lirica Perdita; Rita Muscardin con  Le parole perdute; e Giulio Redaelli – con  Come pane dei miracoli.

Dopo laConsegna del Premio La panchina d’argento, in memoria della dottoressa Piera Colla, seguirà la consegna dei premi per le sezioni C e D, che prevedeva come tema,  per entrambe le sezioni, la stesura di un Saggio storico antropologico.

 Nella sezione C, riservata agli Inediti, il pubblico avrà modo di applaudire Barbara Lozzi di Lomagna, vincitrice con il saggio Devianza, conflitto e repressione. Dinamica e scenari del fenomeno nella penisola italiana dal medioevo al XX secolo e l’acquese Pierpaolo Pracca, che alla figura della lingera, tra vagabondaggi e  mestieri ed emigrazione, ha dedicato il suo studio, combinando storia e letteratura.

 Nella sezione D, che riguarda il Libro edito vincitore Giovanni Criscione, con il saggio La strage di Modica. (29 maggio 1921). Un caso irrisolto di cento anni fa.

 Anche in questo ambito la segnalazione (qui doppia) della Menzione di merito, che spetta a Claudio Gotti, con il volume Jean Landrieux: l’artiglio del gatto (Memorie 1796-1797), e Maurizio Molan, per l’opera Oltre il guado. Le Bormide tra Liguria e Piemonte.

L’articolo completo sul num. 41/2024 de L’Ancora, in edicola e in digitale da giovedì 7 novembre

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