Diocesi

Ascoltare e Accogliere: la chiave per costruire comunità

In un mondo sempre più individualista e in cui l’isolamento e l’incertezza possono prevalere, la figura di chi è disposto a dare consigli è un cardine importante di umanità e solidarietà. Nel brano della Bibbia, “Alle querce di Mamre” (Genesi 18, 1-8) Abramo, riceve degli sconosciuti stranieri, stanchi ed affaticati, va incontro a loro, capisce i loro bisogni e li rinfranca disposto ad ascoltarli. Ecco, Abramo rappresenta bene l’esempio di chi è disposto a  prendersi cura degli altri. Le parole chiave sono:  accogliere senza pregiudizi e discriminazioni, ascoltare, cioè mettersi in relazione con l’altro, con umiltà, mettendo insieme testa e cuore. Preludio all’ascolto , alla comunicazione è quindi l’accoglienza di una persona, di un essere umano intero, non un numero, non  “un caso”. Accoglienza è un “andare incontro” personale con un’attenzione privilegiata. Così il dialogo per la richiesta di un consiglio, di un aiuto potrà realizzarsi solo attraverso la disponibilità e l’empatia, mettendosi nei panni degli altri, comprendendo le loro emozioni e le loro difficoltà, creando un ambiente di fiducia. Questa disponibilità è certo un gesto altruistico, una bella testimonianza di umanità, che contribuisce a costruire una vera comunità, creando cioè reti sociali di supporto per affrontare insieme le sfide e le difficoltà quotidiane in modo positivo.

Il Centro di Ascolto di Acqui, che funge da strumento operativo Caritas per l’acquese, è formato da molti volontari che sono consapevoli di questi valori e cercano di averli sempre presenti nella loro operatività che, oltre l’accoglienza e l’ascolto, abbraccia diversi settori con cui cerca di andare incontro ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione, con consigli ed aiuti.

L’Emporio Solidale, con la distribuzione di beni alimentari ed igiene della casa, è nato per aiutare nella spesa mensile chi si trova in difficoltà economica, con libera scelta dei prodotti, evitando sprechi e responsabilizzando i beneficiari negli acquisti.

Per contrastare la povertà sanitaria, che ha un importante impatto sociale soprattutto negli ultimi tempi di crisi economica e pandemica, cosa che ha costretto le famiglie a  ridurre o addirittura eliminare le spese sanitarie, il Centro offre numerosi servizi, dal Segretariato sociale (prenotazioni visite, buono farmaci, ticket sanitari, visite urgenti ecc.), alla Dispensa farmaci, al Sostegno psicologico, all’acquisto farmaci non mutuabili, all’erogazione occhiali da vista, ai sussidi sanitari, anche con campagna di recupero degli stessi già usati.

Nel campo lavorativo si offre poi un supporto ed aiuto a chi ricerca una occupazione ed a quelle famiglie o aziende che chiedono personale e che sanno che possono usufruire dei servizi del Centro per una ricerca mirata. Ha quindi funzione di intermediazione tra domanda ed offerta, che prevede colloqui su competenze, disponibilità, referenze, profili e requisiti. Inoltre vengono attivati tirocini lavorativi ed in situazioni emergenziali si offre la possibilità, a chi lo accetta, di “guadagnarsi l’aiuto” per pagamento utenze, facendo svolgere attività lavorative come “volontariato restitutivo”. Si dà poi anche sostegno a coloro che hanno difficoltà ad usare gli strumenti digitali per le pratiche che lo richiedono.

I volontari che sono disposti ad accogliere e a dare consigli svolgono quindi un servizio che ricopre un ruolo essenziale nella nostra società. Essi si impegnano a comprendere e connettere le persone, promuovendo solidarietà e supporto reciproco, instaurando pure un dialogo propositivo e costruttivo con le istituzioni, che è fondamentale per il benessere collettivo.

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