La stagione è compromessa, si dovranno fare i conti con i mancati ritiri da parte delle industrie
A rischio la filiera dell’oro rosso sul territorio della provincia alessandrina.
Tra pochi giorni la raccolta sarebbe dovuta entrare nel vivo invece quello che si sta facendo è cercare di quantificare il danno che grandine, pioggia e vento forte hanno prodotto su centinaia di ettari di pomodoro di alta qualità, prodotto d’eccellenza, destinato all’industria, richiesto dai più prestigiosi marchi di settore del Made in Italy.
Nei campi, il disastro è concreto e ben visibile, anche sui pomodori più acerbi: difficilmente potranno essere raccolti ma dovranno essere comunque coltivati, continuando ad effettuare i trattamenti ‘ordinari e straordinari’ per evitare l’ abbandono di coltura e quindi la mancata possibilità di riscatto assicurativo.
A fine campagna poi, e quest’anno si parla già di ottobre (quindi ben oltre i tempi utili stabiliti dal calendario dei ritiri da parte delle industrie), i periti valuteranno l’entità del danno.
Nelle aree della Fraschetta, San Giuliano e Lobbi in particolare, la voce degli imprenditori racconta quanto accaduto durante gli ultimi episodi di maltempo e gli sguardi si perdono tra le migliaia di piantine che quasi certamente non riusciranno a fare una ‘seconda puntata’ e salvare una stagione irrimediabilmente compromessa.
«Non ricordiamo nulla di simile, le grandinate ci sono sempre state ma questi episodi sono un’altra cosa, soprattutto il vento, vere e proprie trombe d’aria”: parlano quasi all’unisono gli agricoltori, e tutti raccontano gli stessi attimi di paura, per le colture e per le strutture, “dove colpisce non risparmia nulla”.
In Italia sono circa 70mila gli ettari coltivati a pomodoro da salsa, più di 3.000 quelli in provincia di Alessandria per una produzione che supera 1.300.000 quintali: numeri in crescita per un prodotto di grande eccellenza che deve però devono fare i conti con le conseguenze del clima pazzo, una tendenza alla tropicalizzazione con cui dobbiamo fare i conti – ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco –. La situazione è complicata, la stima dei danni è ancora molto superficiale, ma da un primo e sommario bilancio, si può parlare di diversi milioni di euro, per questo chiediamo alla Regione tempi brevi per i risarcimenti per poter garantire continuità alla filiera e sostegno alle imprese».
«Siamo in una delle aree più vocate della filiera. Difficile quantificare e dare percentuali, un quadro più dettagliato si potrà avere solo tra qualche settimana. L’agricoltura è uno dei settori più esposti a questi violenti episodi di maltempo ed è quella che paga il conto più salato. In questo caso stiamo parlando di sua maestà il pomodoro, ma lo stesso discorso vale per tutte le colture che rendono unico il patrimonio agroalimentare Made in Italy. E’ prioritario tutelare filiere di così grande pregio, messe a dura prova dagli effetti dei cambiamenti climatici ma anche, come nel caso del pomodoro, dagli 85 milioni di chili di import di prodotto cinese arrivati nell’ultimo anno in Italia», ha aggiunto di direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.