Attività a contatto con la natura, una valida alternativa dopo la fine della scuola
Con la fine della scuola scatta la caccia ai centri estivi per oltre un genitore su tre (36%) in cerca di una soluzione per i propri figli. Tra chi è impegnato con lavoro e chi ritiene che sia comunque importante per bambini e ragazzi passare del tempo con i propri coetanei, lontani da smartphone, console e televisione, questi luoghi di aggregazione rappresentano una valida alternativa dopo la fine della scuola.
E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ con l’avvio, anche nella provincia alessandrina, della stagione dei centri estivi, che scatta tradizionalmente dopo la fine degli impegni scolastici di primarie e secondarie offrendo proposte e attività.
Tra chi non è interessato ai centri estivi, il 28% è perché ha la possibilità di far stare i figli con qualcun altro della famiglia, soprattutto i nonni (28%) ma c’è anche un 13% che rinuncia per motivi economici mentre un altro 5% non ci prova nemmeno a causa della scarsità dell’offerta rispetto alle esigenze delle famiglie, secondo Coldiretti/Ixe’.
In cima alla classifica delle “colonie” più gettonate si collocano quelle al mare, preferite dal 40% degli utenti, mentre al secondo posto c’è la campagna (19%), che precede città e montagna. Un exploit favorito dalla crescita del fenomeno delle fattorie didattiche, le aziende agricole che offrono a bambini e ragazzi attività a contatto con la natura.
Nelle circa tremila fattorie didattiche presenti sul territorio nazionale, oltre 250 in Piemonte e circa 60 in provincia di Alessandria accreditate dalla Regione si impara “facendo” attraverso laboratori di cucina e trasformazione dei cibi ma si può anche partecipare alle attività agricole stagionali, a lezioni artistiche con l’utilizzo di materiali naturali o riciclati, imparare a riconoscere le piante aromatiche o i vari tipi di miele.
“Le fattorie didattiche di Coldiretti, grazie anche ad accordi con gli enti locali, rappresentano un’opportunità importante per garantire servizi in aree che altrimenti ne sarebbero spesso sprovviste, dando spazi alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Nelle agricolonie prosegue il lavoro portato avanti durante la scuola con il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti che ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Sul territorio alessandrino durante l’anno scolastico appena concluso sono stati coinvolti oltre 1.000 bambini delle scuole primarie.
“Coldiretti mette a disposizione la sua rete di fattorie didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. In un periodo di svolta come quello che stiamo vivendo, si afferma sempre più il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia e la società. Nei prodotti e nei servizi offerti non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.