Mettere l’agricoltura al centro delle politiche regionali per i prossimi 5 anni. Presentati ai candidati alla Presidenza della Regione, che si sono alternati nella mattinata di mercoledì 29 maggio, i punti di attenzione per i quali Coldiretti Piemonte chiede delle risposte concrete. Presente l’intera Giunta di Coldiretti Piemonte, guidata dal presidente, Cristina Brizzolari, insieme al delegato confederale Bruno Rivarossa e ai direttori di tutte le federazioni provinciali.
“Dal comparto zootecnico a quello cerealicolo, dall’ortofrutticolo al vitivinicolo, dal corilicolo a quello risicolo e da quello apistico a quello florovivaistico: il Piemonte ha un’agricoltura che spazia a 360 gradi e che impiega oltre 210 mila addetti. Un settore che, in controtendenza rispetto ad un tempo dove il l’automobilistico trainava il Piemonte, sta attirando sempre più giovani tant’è che il 14% delle imprese agricole piemontesi ha un capo d’azienda di età inferiore ai 41 anni e hanno una superficie maggiore rispetto alla media con 28 ettari contro i 19 – fanno notare Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale.
“Proprio alla luce di questo scenario, Coldiretti Piemonte chiede risposte concrete rispetto alle principali questioni sottoposte ai candidati. Dagli interventi sulla fauna selvatica alla peste suina con particolare attenzione alla questione legata agli abbattimenti dei cinghiali, dalla gestione irrigua alla qualità dell’aria, dalla difesa del suolo alle questioni legate allo Sviluppo Rurale, dal sostegno alle filiere produttive al contrasto alle fitopatie fino alla semplificazione amministrativa ed ai servizi che riguardano la multifunzionalità. Auspichiamo che chi governerà la nostra Regione attivi politiche per aumentare il trend positivo che ha intrapreso questo settore continuando ad incentivare anche l’imprenditoria giovanile e dando sostegno alle progettualità economiche di filiera che giocano un ruolo primario”.