Acqui Terme. Sabato scorso, 11 maggio, nei sessantuno Comuni del nostro territorio che il prossimo 8 e 9 giugno andranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale, sono state consegnate le liste, i contrassegni e i nominativi dei candidati.
Su 61 Comuni al voto ci sono anche due centri zona: Ovada e Canelli, ed entrambi sceglieranno un nuovo sindaco, visto che Paolo Lantero e Paolo Lanzavecchia sono al passo di addio.
In entrambi i casi, i candidati a sindaco saranno tre: a Ovada sono in corsa Gianfranco Comaschi, Angelo Priolo e Ivana Nervi, alla guida di altrettante liste formalmente civiche ma con chiari riferimenti partitici. Comaschi è espressione del centrosinistra, con l’avallo del circolo cittadino del Pd, Angelo Priolo ha incassato il sostegno di Fratelli d’Italia, mentre Ivana Nervi conta sul supporto di Lega e Forza Italia.
A Canelli, invece, in gara Annalisa Conti, Roberta Giovine e Paolo Gandolfo. Qui le ‘squadre’ di Conti e Giovine sono (almeno formalmente) civiche, mentre Gandolfo, sul contrassegno della sua lista ha riportato anche i simboli di Lega Salvini Piemonte e Giorgia Meloni Fratelli d’Italia.
Ma se ci sono tre liste nei centri zona, nei piccoli paesi c’è chi ha fatto “meglio”, almeno numericamente: a Cavatore (259 abitanti) i candidati sono addirittura quattro: Giorgio Negrino, Aurelia Marcela Boeru, Carlo Alberto Masoero e Giovanni Bobbio.
In molti Comuni, invece, c’è un solo candidato. In questi centri, sarà sufficiente raggiungere il quorum del 40% più uno dei votanti (eccetto iscritti AIRE) perché l’elezione del Sindaco sia automatica.
Ci sono poi, e sono la maggioranza, i Comuni dove il sindaco sarà il risultato di un duello fra due candidati.
In alcuni casi, si tratta di “deja vu”, come Strevi, dove la sfida fra Avignolo e Monti ripropone un confronto già visto nel 2014 (vinse Monti); Orsara Bormida, dove Paolo Gandini torna a sfidare Stefano Rossi, che lo battè nel 2019, e Prasco, dove Gianluca Facelli cerca una rivincita nei confronti del sindaco Claudio Pastorino.
Ma ci sono anche i tentativi di ritorno alla ribalta: a Sezzadio Pier Luigi Arnera, già primo cittadino dal 2009 al 2013 tenta, per l’ennesima volta, di riproporsi alla guida del paese: stavolta, dopo il passo indietro del sindaco in carica Enzo Daniele, che non si ripresenta, a sfidarlo ci sarà Giancarlo Triggiani. A Morsasco, invece, Gino Barbero, sindaco dal 2014 al 2019, è in cerca di un revival, e proverà a sfilare la fascia dalle spalle del sindaco in carica, Piero Cavelli.
Chi di sicuro riuscirà a portare a termine “l’operazione ritorno” sarà Giuseppe Aliardi, già in precedenza sindaco per due legislature, che a Montabone è l’unico candidato per succedere al sindaco Giovanni Gallo, che non si ripresenta.
Gli articoli completi con le liste dei candidati si trovano sul num. 19/2024 de L’Ancora, in edicola e in digitale