Pasqua: le uova ‘vere’ sono le star, la colomba vince la sfida dei dolci

Presente sul 69% delle tavole; pesano i rincari per quotazioni record del cioccolato

Sono le uova “vere” le star della Pasqua a tavola tanto che ne saranno servite, a livello nazionale, oltre trecento milioni, sode o come ingredienti di dolci o piatti tradizionali.

E’ quanto emerge da una stima Coldiretti su dati Unaitalia con i prodotti più gettonati delle festività pasquali.

Gli italiani spenderanno per le uova circa 130 milioni di euro grazie a una produzione quasi interamente Made in Italy. A spingerne il consumo sono anche gli studi che le riconoscono come un alimento sano, equilibrato e “taglia grassi” adatto al controllo del peso di individui mentre una vera e propria leggenda metropolitana del tutto priva di basi scientifiche è quella che facciano male al fegato. Al contrario, questo tipo di alimento contiene sostanze utili per il buon funzionamento delle cellule epatiche, come gli aminoacidi epatoprotettori come metionina e colina e una sostanza come l’inositolo utile in particolare per chi soffre di fegato grasso.

A livello provinciale i capi avicoli destinati alla produzione di uova sono circa 125.000. Con l’aumento della domanda diventa però sempre più importante garantire la trasparenza ed è fondamentale conoscere le informazioni del codice alfanumerico applicato sul guscio che riguardano provenienza dell’uovo e metodi allevamento adottato”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

Il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), la seconda sigla indica lo Stato in cui è stato deposto (es. IT), seguono le indicazioni relative al codice Istat del Comune, alla sigla della Provincia e, infine il codice distintivo dell’allevatore.

A queste informazioni si aggiungono quelle relative alle differenti categorie (A e B a seconda che siano per il consumo umano o per quello industriale) per indicare il livello qualitativo e di freschezza e le diverse classificazioni in base al peso (XL, L, M, S).

La sfida tra i dolci di Pasqua viene vinta dalla colomba, che sarà presente sul 69% delle tavole, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, rispetto al 63% dell’uovo di cioccolato che quest’anno fa segnare rincari record a causa dell’aumento delle quotazioni del cioccolato.

Sulle tavole pasquali non mancherà nemmeno la carne di agnello, presente in un menù su tre (33%). Tra chi porterà agnello a tavola, oltre uno su quattro lo acquisterà direttamente dal produttore. La stragrande maggioranza sceglierà comunque agnello Made in Italy a dimostrazione di una accresciuta sensibilità verso l’origine di quanto si porta in tavola. Ogni anno oltre la metà del prodotto che si trova sui banchi rischia, infatti, di essere di origine straniera, spesso proveniente dall’est Europa, che non rispetta gli stessi standard di qualità di quello nazionale.

Per una Pasqua a chilometro zero al Mercato Coperto di Campagna Amica, in via Guasco 19 ad Alessandria, potrete trovare suggerimenti sia per portare in tavola il dolce che il salato.

Pasqua è l’occasione di riscoprire sapori del passato e ricette che nascondono spesso piccoli segreti che le rendono inimitabili dai grandi marchi industriali – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Specialità da gustare in previsione delle festività pasquali e dei ponti di primavera. I produttori Coldiretti saranno come sempre a disposizione per consigliare i consumatori nella scelta dei prodotti di stagione da utilizzare per realizzare i piatti della tradizione alessandrina e per qualche golosa ricetta da inserire nel menù di Pasqua”.

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