Tre delegazioni europee ad Ovada “Città del vino” 2024
Ovada. Ovada per una volta città internazionale, il 2 marzo.
“Ovada città del vino” 2024, al pari di Acqui, Casale riunite sotto “Gran Monferrato” e la ventina di Comuni di “Alto Piemonte”, si è vestita in modo europeo ed ha accolto le delegazioni francese, spagnola e portoghese, accomunate ad Ovada dalla produzione di vino e dal far parte di “Recevin”, l’associazione che ogni anno promuove una città o una zona a punto di riferimento europeo del vino.
In arrivo da Acqui, le delegazioni straniere sono state accolte a Palazzo Delfino dal sindaco Paolo Lantero, dall’assessore comunale al Commercio e Turismo Sara Olivieri e dal referente di “Gran Monferrato” Marisa Mazzarello. Presenti nella sala Quattro Stagioni gremita, tra gli altri, gli assessori regionali Marco Protopapa e Vittoria Poggio, rispettivamente all’Agricoltura ed al Turismo, il presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino, l’assessore acquese al Turismo Benazzo e Mario Arosio presidente del Comitato promotore per “Città europea del vino”. A nome dei delegati stranieri, è intervenuta la delegata portoghese: proprio la regione del Douro ha passato il testimone di “Città europea del vino” 2024 a “Gran Monferrato” e ad “Alto Piemonte”.
Poi tutti a fare un giro per il centro storico con la guida turistica Ester Polentes. Ed in via Cairoli, degustazioni dei vini di Ovada e zona nei banchetti dei produttori locali, con l’organizzazione della Pro Loco.
Sia Lantero che Protopapa e la Poggio hanno insistito sul fare gioco di squadra per poter essere competitivi a livello europeo nella produzione di vino di qualità, confermando che il 2024, l’anno europeo per Gran Monferrato e Alto Piemonte, deve essere l’anno di svolta per la conoscenza del brand Piemonte a livello internazionale.
Dunque il 2024 come anno irripetibile e pertanto da cogliere e sfruttare in pieno, in ogni suo aspetto o dettaglio, se si vuole che l’Ovada docg sia conosciuto ed apprezzato sulle tavole europee.