Coldiretti Piemonte-lettera al governatore Cirio: l’agricoltura Made in Piemonte necessita di risposte concrete e rapide

L’agricoltura piemontese, ancor più alla luce delle significative tensioni di questo periodo, necessita di una massima attenzione, di risposte concrete e rapide. Per questo, con l’obiettivo di dare voce agli associati, Coldiretti ha strutturato, sull’intero territorio piemontese, una serie di incontri, che stanno continuando, a cui hanno preso parte, fino ad oggi, oltre 15 mila imprenditori. E’ quanto evidenzia Coldiretti Piemonte nell’inviare una specifica lettera al governatore, Alberto Cirio, con una serie di punti prioritari su cui focalizzare l’attenzione e  per un confronto costruttivo e diretto.

Durante le riunioni sono state ribadite diverse criticità,  alcune delle quali di carattere comunitario e nazionale – fanno notare Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – ma anche altre che riguardano direttamente l’Amministrazione della Regione Piemonte, per cui è necessaria una puntuale azione di analisi e programmazione, motivo per cui abbiamo scritto al governatore una lista precisa e concreta di temi che vanno affrontati con urgenza”.

Le tematiche salienti sottoposte sono:

Restano da risolvere alcune criticità storiche come:

Sono solo alcune delle tematiche essenziali, anche in relazione alla definizione di quella che sarà la strategia programmatica dei prossimi cinque anni, nel nostro Piemonte dove si sente l’impellente esigenza di interventi concreti – continuano Brizzolari e Rivarossa -. In un momento in cui è fondamentale garantire la sovranità alimentare e combattere le importazioni dall’estero di prodotti che non rispettano le stesse regole di quelli europei in materia di sicurezza alimentare, ambientali e di rispetto dei diritti dei lavoratori, è prioritario mettere i nostri imprenditori agricoli nelle condizioni di poter fare impresa, senza ulteriori ostacoli e spese. Per questo la Politica non può più aspettare a dare risposte, la parola d’ordine è: adesso”.

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