Genova. Approvata la scorsa settimana in giunta regionale “la manifestazione di interesse e la disponibilità a cofinanziare, tramite Accordo di Sviluppo con Invitalia, il programma di rilancio dello stabilimento industriale Alstom di Vado Ligure”.
L’azienda ha presentato un progetto da 14,9 milioni di euro, che è stato ritenuto coerente con i requisiti previsti dalla L. 181/89 (disciplinata dal decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 24/3/2022 e dalla circolare del Ministero dello Sviluppo economico n. 237343 del 16/6/2022, a valere sull’Area di crisi industriale complessa di Savona).
Con questo programma di investimento l’azienda intende “ampliare e potenziare la linea di business delle grandi manutenzioni, allo scopo di far diventare, nel medio-lungo termine, il sito vadese come uno dei principali hub manutentivi del Nord Italia, facendovi confluire le flotte di treni presenti nell’area, sia ad alta velocità che regionali, anche per attività di breve manutenzione”.
Oggi, lo stabilimento vadese è dedicato in primis all’attività di produzione di locomotive, mentre l’attività di manutenzione “riguarda mezzi di ridotte dimensioni a causa dell’insufficienza degli spazi e della non idonea configurazione del sito”. Con il piano di interventi che è stato presentato è prevista la realizzazione del nuovo fabbricato che consentirà di accogliere veicoli “di lunghezza pari ad almeno 130 metri (misura minima per svolgere attività di manutenzione complete), oltre a una serie di opere complementari necessarie per l’efficientamento del nuovo layout di produzione, unitamente all’acquisto di attrezzature e impianti per attività di testing e validazione e all’installazione di un impianto fotovoltaico per la copertura del fabbisogno energetico della struttura”.
Spiega Andrea Benveduti (nella foto), assessore regionale allo Sviluppo economico: “Dopo anni di grande impegno, nostro, dei lavoratori e dei sindacati, abbiamo apprezzato l’ingresso in società della nuova proprietà Alstom che ha dimostrato, prima nelle intenzioni e poi nei fatti, di voler valorizzare la capacità produttiva e il saper fare dei lavoratori dell’ex Bombardier, impegnandosi da subito in un’opera di rilancio che potesse far tornare Vado Ligure al centro della scena nazionale della produzione e della manutenzione dei convogli ferroviari. Con questa manifestazione d’interesse, propedeutica e strumentale a un’azione ben più ampia supportata dal Governo con Invitalia, vogliamo continuare, per quanto in nostra disponibilità, a supportare il rilancio di questa importante capacità produttiva. Tenendo alta l’attenzione dell’amministrazione pubblica sull’industria, quale pilastro imprescindibile dell’economia regionale”.
L.S.