Ovada

Forte preoccupazione della minoranza consiliare per il futuro del Geirino

Ovada. In un comunicato stampa, i due gruppi di minoranza comunale, “Ovada Viva” (capogruppo Pier Sandro Cassulo) e Movimento 5 Stelle (Mauro Lanzoni), esprimono la loro preoccupazione sul futuro del Geirino:

«I gruppi consiliari di minoranza esprimono grande preoccupazione per l’incredibile vuoto decisionale della Giunta sulla futura gestione dell’impianto sportivo del Geirino.

A fronte della prevista scadenza del 30 novembre della proroga concessa alla Società uscente per la prosecuzione della gestione retribuita con due tranches da 20.000 euro (decisione già da noi contestata), ad oggi la Giunta comunale non ha  promulgato un nuovo bando.

Le riunioni della Commissione competente ci hanno fatto comprendere che la Giunta comunale, dopo aver deciso la risoluzione consensuale della convenzione con la Servizi Sportivi, non abbia una linea guida precisa sul come appaltare una gestione che tenga conto dell’uso predominante delle Società Sportive ovadesi.

Noi nelle Commissioni abbiamo espresso la possibilità di condividire una scelta che privilegi l’utilizzo sociale, precisando che questo comporterà la quasi certa passività del rendiconto annuale d’esercizio. Ed è inevitabile che, al pari di  tutte le scelte sociali, i relativi costi debbano essere sostenuti annualmente dal bilancio comunale in misura tale da impedire che accada ciò che è avvenuto nella pluriennale gestione della Servizi Sportivi dove ogni anno si sono accumulati debiti su debiti fino a raggiungere, a quanto è trapelato dalla Servizi, cifre che pare si aggirino sul milione di euro. E non si è riusciti a capire se ci saranno da parte della Servizi le condizioni economiche per saldare i creditori.

Riteniamo gravissimo per la ricaduta che ha su tutta la comunità ovadese il silenzio della maggioranza comunale, del capogruppo Priolo che ha votato con la maggioranza la transazione con la Servizi, degli organi di stampa sulla mancata apertura della piscina invernale, che doveva essere garantita entro il 31 ottobre».

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