Il parco di Villa Gabrieli e il cigno Maize

Ovada. Fondazione Cigno ringrazia gli ovadesi che si sono interessati al cigno Maize, fuggita dal laghetto di Villa Gabrieli. Dopo due fughe, ora Maize è in sicurezza nel laghetto.

La Fondazione (presidente Chiara Bagna) rassicura che si sta ragionando, con il supporto di una veterenaria specializzata, su come gestire al meglio la “solitudine forzata” del cigno.

Intanto la Fondazione fa sapere che è stato assunto un giardiniere a tempo indeterminato, mentre alcuni volontari aiutano nella gestione e la cura del Parco e dei suoi abitanti.

Il mantenimento del cigno non sarebbe sostenibile senza il supporto quotidiano di Angelo Priolo de “Il Frutteto”. Ma c’è bisogno del supporto di tutti, ricordando sempre che Fondazione Cigno ha la convenzione con l’Asl-Al per la gestione del parco, ai fini di realizzare e portare avanti il progetto di riabilitazione oncologica. Il Parco è per la città ma soprattuto per i malati.

Entro fine novembre, saranno organizzate iniziative di riabilitazione con un laureato in Scienze motorie, che guiderà i percorsi di attività fisica adattata nel Parco.

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