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Coldiretti: Serve una forte sinergia per la razza bovina piemontese

Sono diversi i fattori che stanno incidendo negativamente sulla razza bovina Piemontese: dal basso prezzo riconosciuto agli allevatori al mercato sempre più ristretto, dallo strapotere dei macellatori all’aumento dei costi di produzione fino alla divisione interna tra i produttori stessi. Nonostante sia una carne dalle eccelse proprietà organolettiche, altamente digeribile, magra e tra le razze storiche più famosa, viene poco riconosciuta oltre i confini del Piemonte.

La Piemontese conta numeri importanti con oltre 310 mila capi, più di 4 mila aziende, oltre 10 mila addetti nel settore, con una elevatissima percentuale di giovani allevatori, ed un fatturato di quasi 400 milioni di euro, rappresenta la principale razza autoctona a livello nazionale per numero di capi allevati, raggiungendo il 50% del patrimonio delle razze italiane da carne. Un settore sostenuto dalla grande imprenditorialità e professionalità degli allevatori che rivestono un ruolo fondamentale sul territorio per preservare la biodiversità ed evitare lo spopolamento. È quanto emerge dai dati di Coldiretti Piemonte e da quanto dichiarano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, rispetto alla situazione critica che sta vivendo il comparto.

“Le parti politiche, sia nazionali sia regionali, così come quelle della distribuzione del nostro Paese devono prendere atto della situazione di cronica difficoltà della razza Piemontese – fa notare Bruno Mecca Cici, vice presidente di Coldiretti Piemonte con delega territoriale alla zootecnia – per cui l’interazione costante, soprattutto con la politica, ha bisogno di essere tradotta in azioni e proposte concrete, dopo anni di tensioni e divisioni che non portano e non porteranno mai benefici al settore. È il momento di superare, se esistono, le posizioni di parte e riunire, a Carrù, nella Casa della Piemontese tutte le forze per interagire, partendo dal mondo della politica, affidando proposte di legge ai parlamentari per portare un reale supporto alle imprese con trasparenza e maggiori spazi di mercato. Ci faremo promotori, nei prossimi giorni, con Coalvi e Anaborapi, con cui stiamo già dialogando, di una convocazione diretta ai parlamentari, espressi nel nostro Piemonte, per la presentazione congiunta di una prima progettualità”.

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