L’obesità condiziona fortemente la salute. Studi scientifici dimostrano che contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle malattie non trasmissibili geneticamente e non legate ad agenti infettivi, come: infarto del miocardico, ictus, cancro, diabete, sindrome delle apnee notturne, artrosi, patologie osteo-muscolari ed altre patologie che ogni anno causano complessivamente, nel nostro paese, più del 90% dei decessi.
A fare luce sul tema è l’obesity day, la giornata di sensibilizzazione promossa da Fondazione ADI ogni anno, martedì 10 ottobre. Anche quest’anno la Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Ospedale Cardinal Massaia aderirà all’iniziativa in collaborazione con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’Asl At.
«L’intento è come sempre quello di aumentare la consapevolezza dell’impatto che l’eccesso ponderale ha sulla salute individuale e di quanto può essere fatto per migliorare la qualità di vita», spiegano Renza Berruti e Stefania Bianchi, rispettivamente a capo del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione e del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Asl di Asti.
L’edizione 2023 dell’Obesity Day ha come slogan “Come stanno i tuoi muscoli? Impara a difenderli!” e punta l’attenzione sulla sarcopenia, processo naturale legato al fisiologico invecchiamento del corpo umano: provoca una progressiva e generalizzata riduzione della massa, della forza e della mobilità muscolare, causando debolezza e affaticamento. Se con l’età questo processo interessa quasi tutti, nei soggetti obesi diventa ancora più evidente e grave in associazione a una bassa o scarsa attività fisica e ad una dieta con insufficiente apporto di proteine.
Di qui l’importanza di una corretta informazione sul tema che l’equipe di medici, dietisti e biologi dell’Asl fornirà all’utenza il 10 ottobre, dalle ore 9 alle ore 12 allo stand nella piazza (piano -1) dell’Ospedale Cardinal Massaia. Verranno fornite informazioni e materiale divulgativo su obesità e patologie associate, alimentazione e sarcopenia, ed eseguiti alcuni test di misurazione della forza muscolare e dell’equilibrio (informazioni presso la Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica allo 0141 487561 e su www.obesityday.org).
I dati sull’obesità e il sovrappeso
Secondo il sistema di sorveglianza “Passi” – gestito dall’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con le Regioni e il sistema sanitario pubblico – in Piemonte, il 28,2% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso e il 9,7% è obeso, complessivamente, quindi, quasi 4 persone su 10 sono in eccesso ponderale (dati riferiti al 2021-2022).
L’eccesso ponderale cresce con l’età ed è più frequente negli uomini; è più frequente tra le persone con più bassi livelli d’istruzione e tra quelle economicamente più svantaggiate.
Nella fascia dì età tra gli 11 e i 15 anni i ragazzi in sovrappeso sono il 13,3%, gli obesi il 2,4% (fonte Health Behaviour in School-aged Children HBSC -2018).
La situazione tra i bambini non è migliore. Lo rivela l’ultima edizione dell’indagine Okkio alla Salute realizzata nel 2019 dal Ministero della Salute su un campione rappresentativo di alunni della 3ª elementare, genitori, insegnanti e dirigenti delle scuole astigiane. Il 9% dei bambini di 8 anni è obeso, il 19% è sovrappeso, un dato tra i più elevati in Piemonte. Troppe le cattive abitudini alimentari: il 47% non fa una prima colazione qualitativamente adeguata; il 60% non mangia almeno una porzione di verdura al giorno, il 48% non consuma frutta. Un bambino su due non mangia legumi almeno una volta alla settimana. Solo il 40% dei bambini fa movimento da 5 a 7 giorni a settimana.
Camminare contrasta l’eccesso di peso: i progetti dell’Asl per l’infanzia e gli adulti
“Un miglio al giorno intorno alla scuola” è il progetto promosso in queste settimane dall’Asl At nell’ambito del Piano di Prevenzione della Regione Piemonte. I destinatari sono studenti e insegnanti delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie astigiane. «Si tratta di camminare in prossimità della scuola, dalle 3 alle 5 volte a settimana, per circa un miglio (1.609 metri) o 20 minuti, svolgendo anche attività educative e didattiche -– spiegano i dirigenti del Dipartimento di Prevenzione, Promozione della
Salute e Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asl AT – è un’azione concreta e di facile attuazione che contrasta la sedentarietà degli alunni durante le ore di lezione e contribuisce a migliorare il benessere psicofisico generale dei bambini e degli insegnanti». Sperimentata per prima da una scuola scozzese, la pratica si sta rapidamente diffondendo oltre al Regno Unito, anche in molti paesi europei (Olanda, Belgio, Francia, Spagna ecc..) e negli USA. Anche in Italia sono già attive alcune esperienze che hanno dimostrato innegabili benefici sugli studenti: camminare o correre un miglio al giorno migliora l’apprendimento scolastico, allontanando l’ansia, la noia, la demotivazione.
Dal 2 ottobre sono nuovamente attivi i gruppi di cammino dell’Asl o promossi dall’Asl di Asti. L’attività, guidata da volontari specificamente formati dall’Azienda sanitaria, si svolge nei Comuni (riportiamo quelli della nostra zona): Castelnuovo Belbo, Nizza Monferrato, Mombaruzzo.
I gruppi si riuniscono almeno una volta alla settimana e sono composti da un massimo di 12-15 persone. La camminata dura circa un’ora, lungo un itinerario di 5 chilometri: dopo alcuni minuti di riscaldamento con semplici esercizi, si prosegue con gradualità con un cammino veloce per poi terminare con la fase di defaticamento. L’esercizio è adatto a tutte le età e senza controindicazioni: camminare ha effetti benefici sulla salute e sul benessere psicofisico, aiuta in modo semplice ed economico a prevenire e contrastare le malattie comunemente causate da stili di vita non corretti e a ridurre i danni legati alla sedentarietà. È dimostrato che sono sufficienti 30 minuti di cammino regolare al giorno per stare meglio e vivere più a lungo. La partecipazione è gratuita e non richiede certificato medico.
Informazioni e contatti su www.asl.at.it