Al Teatro Comunale, tutto esaurito per la lectio del prof. Barbero
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Ovada. Faceva una certa impressione davvero positiva vedere il Teatro Comunale “Dino Crocco” pieno di gente, la sera del 4 settembre, per la lectio magistralis del prof. Alessandro Barbero su Santa Caterina da Siena.
Un’ora e un quarto di dissertazione dotta e dettagliata del docente universitario del Piemonte orientale sulla Santa di Siena, 22ª figlia del tintore Giacomo e di Lapa, una famiglia della borghesia senese che aveva un buon lavoro ed un buon tenore di vita alla metà del Trecento toscano.
La Santa di Siena dalla vita particolarissima: a sei anni la prima visione di Gesù in cielo che le sorrideva, quindi un’esistenza terrena votata completamente a Dio, con il rifiuto totale della materialità, del matrimonio e dei figli. Sino a morire di stenti e di digiuno, a soli 33 anni, dopo anni di penitenza e di vita intensamente e completamente religiosa, pur vivendo in società e non in monastero.
Barbero ha condotto brillantemente la vicenda di vita e le scelte personalissime della Santa di Siena, catturando l’attenzione il pubblico per un‘ora abbondante e ricevendo alla fine un applauso molto prolungato.
Ad introdurlo sul palcoscenico del Teatro, l’assessore comunale alla Cultura Roberta Pareto e Simona Ressico dell’associazione “Hiroshima mon amour” organizzatrice di “Attraverso Festival”, nel cui ambito si è svolta la riuscitissima serata con Barbero, insigne medievalista e uomo di notevolissima cultura.