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“Viaggio nel Medioevo” fino al 27 agosto a Finalborgo

Finale Ligure. Iniziato il 24, si terrà fino a domenica 27 agosto il “Viaggio nel Medioevo”, che vedrà Finalborgo ritornare al 1452. Come spiega l’associazione organizzatrice, il Centro storico del Finale, l’ambientazione è quella dei tempi “del Marchesato di Giovanni I del Carretto, per celebrare la riconquista delle sue mura sotto l’assedio della Repubblica di Genova”. Quindi, nelle vie del borgo, troveremo bandiere, antiche insegne, profumi, sapori e musiche. Non mancheranno botteghe e accampamenti, dame, cavalieri e giullari, giochi di spada e di fuoco. E lo stupore regnerà sugli occhi dei bambini e, allo stesso modo, in quello degli adulti.

Quattro giornate che, dalle 18 alle 24, permetteranno di assistere a spettacoli di ogni genere. In particolare, se tutte le sere sarà proposta una cena medievale nei Chiostri di Santa Caterina, il sabato sera ci sarà il Torneo degli spadaccini e la domenica sera la Battaglia nel fiume.

Il Centro storico del Finale è un’associazione costituitasi nel 1988, che ha accorpato e riorganizzato il gruppo di Rievocazione storica finalese attivo già dal 1977, e ha per obiettivo la salvaguardia del patrimonio storico-culturale, tramite studi, ricerche, convegni, pubblicazioni, eventi spettacolari e manifestazioni. Il clou è proprio in questa “spettacolarizzazione” del periodo medievale, in particolar modo del XV secolo, epoca nel quale il marchesato del Finale dei Del Carretto visse il periodo di massimo splendore.

Dal 1988 il Centro storico del Finale, che ha sede nell’antico Palazzo Ricci in piazza Santa Caterina, è membro della Consulta ligure per la Difesa delle arti e tradizioni, dal 1999 della Confédération européenne des Fêtes et Manifestations historiques (CEFMH) e dal 1996 della Federazione italiana Giochi storici (FIGS). Dal 2003 le attività del gruppo hanno il patrocinio dell’Associazione italiana Cultura e Sport (AICS) e della Consulta delle associazioni di Finale Ligure.

Una quattro giorni per “un crogiolo di lingue e culture diverse, di arti, di mestieri, di musiche e danze che si mescolano, come gli ingredienti di una pozione magica in un “matraccio di pietra”, ricco di storia e monumenti – continua a spiegare il Centro Storico – Dietro la splendida bomboniera medievale, anche al turista più distratto non è certo sfuggita la bellezza e la ricchezza del borgo, che l’intelligente opera dei volontari ha saputo, con questo evento, egregiamente enfatizzare: le mura del tempo, la Basilica di San Biagio, gli antichi palazzi, la fortezza spagnola di San Giovanni, il complesso monumentale di Santa Caterina con i suoi Chiostri, l’oratorio de’ disciplinanti, l’auditorium. Il tutto sovrastato dal monumento che è il simbolo dell’intera cittadina da otto secoli, il Castel Gavone e la sua torre dei diamanti”.

L.S.

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